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Riunito il 23/2 Consiglio Direttivo Upl su legge elettorale provinciale
Per Upl il ddl domani in CdM è toppa a riforma che non sta in piedi

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Si é riunito oggi a Milano il Consiglio Direttivo Upl, presenti i Presidenti delle Province di Como (Leonardo Carioni, Presidente Upl), Milano e Monza e Brianza (Guido Podestà e Dario Allevi, Vicepresidenti Upl), Lodi e Pavia (Pietro Foroni e Daniele Bosone), i Vicepresidenti delle Province di Lecco (Antonello Formenti), Mantova (Giovanna Martelli) e Varese (Gianfranco Bottini), gli Assessori delle Province di Brescia (Aristide Peli), Cremona (Filippo Bongiovanni) e Sondrio (Filippo Compagnoni), i Presidenti dei Consigli provinciali di Milano (Bruno Dapei, Coordinatore della Consulta Upl), di Lecco (Carlo Malugani) e Varese (Luca Macchi), il Direttore Upl Dario Rigamonti, il Direttore e Segretario Generale della Provincia di Bergamo (Benedetto Passarello).

La riunione si é svolta con il seguente Ordine del Giorno:
1) Approvazione Conto consuntivo Upl 2011;
2) Approvazione Bilancio di Previsione Upl 2012;
3) Punto sulla situazione delle Province;
4) Esame ricorso di Regione Lombardia alla Corte costituzionale contro l’art. 23 del DL 201/2011 convertito nella Legge 214/2011 ed eventuali iniziative conseguenti;
5) Rapporti con Regione Lombardia;
6) Varie ed eventuali.

Dopo aver approvato i documenti contabili annuali (alla presenza del Presidente del Collegio dei revisori dei conti, il Presidente del consiglio provinciale di cremona Carlalberto Ghidotti e del componente Giuseppe Marzullo), il Direttivo Upl si é soffermato sui provvedimenti previsti domani in Consiglio dei Ministri, a cominciare dal Disegno di legge recante nuove norme per le modalità d'elezione del Consiglio provinciale e del Presidente.

“I continui e schizofrenici ripensamenti del Governo rispetto all’articolo 23 del Dl “salva Italia” dimostrano che in tema di Province la confusione purtroppo regna ancora sovrana, esclusivamente a scapito della programmazione e del buon governo del territorio”, ha affermato il Presidente Upl Leonardo Carioni. Il Ddl all’esame del CdM di domani, infatti, trasforma i consigli provinciali da assemblee elettive in organi di secondo livello, cancellando anche il commissariamento previsto nel decreto 201.
“Con sorpresa – ha sostenuto Carioni - apprendiamo che il numero massimo di consiglieri provinciali da 10, come previsto dalla manovra di Natale, salirebbe a 16. Un ripensamento giusto, ma in assoluto contrasto con il fatto che ad eleggerli non sarebbero più i cittadini attraverso l’esercizio democratico del diritto di voto, bensì i sindaci e i consiglieri comunali. Altro aspetto problematico è poi il commissariamento delle Province in scadenza, tema sul quale si brancola ancora nel buio con un’incertezza che abbandona a se stesse non solo le amministrazioni locali, impossibilitate a programmare gli investimenti per il territorio e per i servizi da fornire ai cittadini, ma anche tutte le imprese che svolgono prestazioni per conto dell’ente. L’impressione - ha proseguito Carioni - è che il Governo stia mettendo le toppe ad un decreto legge che non sta in piedi, forse anche perché teme i numerosi ricorsi che hanno presentato tutte le più importanti Regioni, Lombardia compresa. Insomma – ha concluso il Presidente Upl -: il Governo Monti, pur essendosi reso conto che l’Università Bocconi ha ragione, ovvero che eliminare le Province non riduce i costi ma li fa lievitare, non torna indietro e rimane sordo perfino alla seria proposta di accorpamento degli enti intermedi fatta dall’Unione delle Province solo per paura di venir meno ad una riforma demagogica ormai da troppo tempo sbandierata”.

Il Consiglio Direttivo ha anche esaminato il ddl di semplificazione fiscale, che dovrebbe consentire alle Province la facoltà tornare al regime di tariffa fissa per l'Imposta provinciale di trascrizione (Ipt). I Presidenti hanno al riguardo deciso, a livello Upl, di mantenere fermo l'attaule sistema proporzionale.

Il Consiglio Direttivo ha poi preso atto dei ricorsi di Lazio e Molise, che si aggiungono a quelli di Piemonte, Veneto e Lombardia, confermando la decisione di demandare al Presidente Carioni ogni iniziativa più opportuna a tutelare le Province lombarde in sede giurisdizionale, anche alla luce della nota del Prof. Valerio Onida sui profili processuali dell’art. 23 della Legge 214/2011.

La riunione si é conclusa facendo il punto dei rapporti con Regione Lombardia, con particolare riferimento ad eventuali leggi regionali di trasferimento delle funzioni delle province. Una recente nota del Presidente Foroni ha ricordato la posizione assunta nell’incontro del 13 gennaio u.s., quando i Presidenti hanno chiesto al Presidente Formigoni di non attivare alcuna progetto di legge regionale di trasferimento di funzioni, senza un preventivo accordo con il Consiglio Direttivo Upl, nè di promuovere alcun tavolo di consultazione tra Assessori regionali e Assessori provinciali, o tra Direzioni Generali regionali e uffici provinciali.
Il Direttivo ha incaricato il Presidente Carioni di chiedere un ulteriore incontro al Presidente di Regione Lombardia Roberto Formigoni, per chiarire una volta per tutte la questione.

Infine, con riferimento all’invito a partecipare all’audizione sul Progetto di legge regionale “Sviluppo”, mercoledì 29 febbraio dalle ore 16 alle ore 17.45, nel ricordare che il Presidente Podestà ha rappresentato Upl nell’incontro di presentazione con il Presidente Formigoni e che la Direzione Upl sta raccogliendo le osservazioni tecniche da aggiungere al Documento già preparato e inviato, é stata delegata a rappresentare Upl la Vicepresidente della Provincia di Mantova, Giovanna Martelli, con il Direttore Upl.


Milano, 23 febbraio 2012