Il Presidente Pirovano (BG) si dimette dalla Camera dei Deputati Provvedimento sulle Province incostituzionale, non onora la democrazia
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Il presidente della Provincia di Bergamo, Ettore Pirovano, ha annunciato questa mattina le sue dimissioni da parlamentare della Lega Nord. Lo ha fatto in una conferenza stampa, durante la quale ha mostrato la lettera di dimissioni, scritta a novembre e consegnata ieri al Presidente della Camera dei Deputati.
Pirovano, 62 anni, in Parlamento dal 1996, lascia dunque l'incarico a Montecitorio per dedicarsi esclusivamente alla Provincia di Bergamo, dopo le critiche rivoltegli dalla minoranza per via del doppio incarico. "Così facendo -ha spiegato Pirovano - ho voluto anticipare la decisione della Giunta per le elezioni che sta ancora esaminando la sentenza con cui la Consulta ha stabilito l'incompatibilità tra le cariche di sindaco e di parlamentare".
"Ad oggi - ha aggiunto - nessuno mi ha ancora chiesto di scegliere. Io lo faccio, lasciando il Parlamento, di certo non perché tema di perdere il vitalizio maturato in quattro legislature, ma perché abbandonare la Provincia sarebbe stato uno schiaffo in faccia a coloro che mi hanno eletto". Sulla decisione del Governo di snellire le Province, Pirovano ha parlato di "provvedimento sfacciatamente incostituzionale, che non capisco come il Presidente Napolitano abbia potuto firmare", e ha annunciato che lunedì prossimo i Presidenti delle Province della Lombardia si riuniranno per mettere a punto una serie di osservazioni in merito alla decisione dell'Esecutivo.
"Mi sembrano cose da improvvisati della bocciofila - ha concluso Pirovano -. Neanche Mussolini è riuscito a fare cose di questo genere. In Parlamento non ho mai visto una maggioranza bulgara come questa; vedremo cosa riusciranno a fare, intanto non mi pare che così si onori la democrazia".
Milano, 7 dicembre 2011
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