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Consulta Upl dei Presidenti dei Consigli provinciali a Mantova
Incontro del 9/3 anche in preparazione del Direttivo Upi del 15/3

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Si é svolta oggi a Mantova, con inizio alle ore 11 circa, presso la Sala del Consiglio provinciale di Palazzo Bagno, la prevista riunione della Consulta Upl dei Presidenti dei Consigli provinciali, con il seguente Ordine del Giorno:

1) Punto sulla situazione delle Province a seguito dell'art. 23 del "Decreto Salva Italia", con particolare riferimento a:
- ricorsi;
- iniziative Upi e Upl;
- riforma della Costituzione;
- ddl elettorale;
- carta delle Autonomie.
2) Aggiornamento sul progetto di cooperazione internazionale in Senegal;
3) Varie ed eventuali.

Hanno partecipato all'incontro i Presidenti dei Consigli provinciali di Milano (Bruno Dapei, Coordinatore della Consulta), Bergamo (Roberto Magri), Brescia (Bruno Faustini), Como (Ferdinando Mazara), Cremona (Carlalberto Ghidotti), Lecco (Carlo Malugani), Mantova (Simone Pistoni), Monza e Brianza (Angelo De Biasio) e Varese (Luca Macchi), con il Direttore Upl Dario Rigamonti.

Dopo il saluto e il benvenuto del Presidente Pistoni, il Coordinatore Dapei e il Direttore Rigamonti hanno fatto il punto sulla situazione delle Province, alla luce dei 7 ricorsi alla Corte Costituzionale presentati, contro l'art. 23, dalle Regioni Piemonte, Veneto, Lombardia, Lazio, Molise, Campania (a Statuto ordinario) e Friuli Venezia Giulia (a Statuto speciale) e dei ricorsi amministrativi al Tar che possono essere sollevati nelle province "che scadono" entro il 31 dicembre 2012, nonchè dei lavori parlamentari sulla riforma costituzionale e sulla Carta delle autonomie.

Particolare attenzione è stata riservata al ddl elettorale delle Province che prevede un'elezione di secondo grado, cui partecipano solo i Sindaci e i Consiglieri comunali, che "non muove dalla constatazione di criticità della legislazione elettorale previgente ma é strettamente funzionale al processo di riforma dell'ente Provincia avviato con l'art. 23" e "intende raggiungere gli obiettivi di risparmi, di semplificazione delle procedure di elezione, di mantenimento dei livelli di stabilità e governabilità e di capacità di assicurare la rappresentazna equilibrata delle diverse comunità territoriali", come indicato nell'analisi di impatto della regolamentazione (A.I.R.) allegata al ddl.

Nell'ampio dibattito, sono intervenuti tutti i presenti. De Biasio ha ricordato come la Provincia sia da 150 anni espressione popolare, auspicando manifestazioni degli eletti nei confronti dei principali partiti politici che sostengono l'attuale Governo e sostenendo che il vero risparmio debba essere funzionale e non economico; Dapei ha osservato come a frontre della generale richiesta di abolizione di qualunque privilegio, l'unica abolizione prevista nel ddl sia il diritto di voto; Faustini (e poi Magri) ha individuato nella possibile perdita nel Consigliere provinciale del requisito soggettivo di Sindaco e Consigliere il vero punto di debolezza della riforma dal punto di vista giuridico, anche in parallelismo con quanto avvenuto con le Comunità montane; Mazara ha ricordato la questione del commissariamento per le Province come Como in scadenza e, rispetto all'ipotesi del Presidente in carica nominato commissario, ha prospettato anche la carica di vice commissario nella figura del Presidente del Consiglio, in rappresentanza dell'Assemblea elettiva.

Sul punto 2), il Coordinatore Dapei ha demandato al Direttore Rigamonti il compito di inviare per posta elettronica, ai componenti della Consulta, l'aggiornamento sul progetto.

L'incontro si é concluso con il saluto e l’intervento del Presidente della Provincia di Mantova, Alessandro Pastacci, che ha rilevato come la questione delle Province - che in Lombardia hanno un senso reale - s'inserisca nel tema più generale della limitazione del potere delle autonomie e, nello specifico, come investa la definizione programmatica del territorio, l'aggregazione dei Comuni e il coordinamento territoriale di area vasta, senza dimenticare la fondamentale esigenza di riorganizzazione dell'amministrazione periferica dello Stato e di eliminazione degli enti intermedi che si sovrappongono.

I Presidenti dei Consigli provinciali hanno infine concordato di calendarizzare la prossima riunione della Consulta a Bergamo mercoledì 28 marzo p.v.


Milano, 9 marzo 2012