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Protezione civile a rischio con l'abolizione delle Province
Incontro Upl a Como il 9/2 per fare il punto della situazione

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Si é svolta ieri a Como la riunione degli Assessori alla Protezione civile delle Province lombarde, presenti il Coordinatore del Gruppo di Lavoro Upl Franco De Poi (Provincia di Lecco) con i colleghi Assessori delle Province di Bergamo (Fausto Carrara), Como (Ivano Polledrotti), Lodi (Matteo Boneschi), Milano (Stefano Bolognini) e Sondrio (Giuliano Pradella), i rappresentanti delle Province di Brescia, Cremona, Pavia e Varese e il Direttore Upl Dario Rigamonti.

Gli Assessori hanno evidenziato le conseguenze sul sistema della protezione civile, a seguito delle novità introdotte dal Governo Monti.
La cancellazione delle Province rischia, infatti, di avere pesanti ricadute sull’organizzazione della Protezione civile e di conseguenza sui cittadini in caso di calamità naturali e altre situazioni di mergenza.

«Con l’abolizione delle Province, 55 organizzazioni e oltre 1.400 volontari rischiano di restare senza un coordinamento territoriale – ha dichiarato l’assessore Ivano Polledrotti – . A maggio la Provincia sarà commissariata e non sappiamo chi svolgerà le funzioni attualmente gestite dall’amministrazione provinciale. Da sempre la Provincia svolge un ruolo di coordinamento ma garantisce anche l’organizzazione di corsi di formazione e la strumentazione necessaria».

«Senza le Province non ci sarebbero stati neppure i gruppi di protezione civile- ha aggiunto il Coordinatore De Poi-. La pianificazione è un compito essenziale che abbiamo sempre svolto e che ci sarà tolto, senza sapere chi dovrà occuparsene».

«Rischiamo di vivere una grave impasse e di creare confusione – ha commentato Stefano Bolognini-. Ci sarà un risparmio minimo per lo Stato a fronte di grossi problemi che si andranno a creare ai cittadini».


Milano, 10 febbraio 2012