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Anche la Provincia autonoma di Trento ricorre contro la Legge 214
Contestata anche la norma sul numero dei consiglieri provinciali

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La Provincia autonoma di Trento impugnerà avanti alla Corte costituzionale alcune disposizioni del decreto legge 201/2011 riguardante le "Disposizioni urgenti per la crescita, l'equità e il consolidamento dei conti pubblici".

La Provincia autonoma contesta allo Stato la decisione di riservare a sé stesso le maggiori entrate derivanti dall'applicazione delle norme di natura tributaria introdotte con il decreto Monti e di prevedere interventi al risanamento della finanza pubblica senza un preventivo accordo.

Analogamente alle impugnazioni di analoghe norme statali varate con le manovre finanziarie del Governo precedente, viene contestata la violazione delle regole definite nello Statuto Speciale, anche in seguito all'Accordo di Milano, e delle relative norme di attuazione per la definizione dei rapporti finanziari con lo Stato.

Viene poi contestata una disposizione specifica relativa al numero dei componenti degli organi di amministrazione e di controllo degli enti provinciali, la cui definizione rientra nell'esercizio delle potestà provinciali. Sarà impugnata anche la norma che attribuisce funzioni ad organismi statali in materia di grandi dighe.


Milano, 27 gennaio 2012