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Il Vicepresidente Upl Podestà al Patto per lo sviluppo il 27/1
Le prime osservazioni Upl al progetto di legge regionale sviluppo

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Il Vicepresidente Upl (e Presidente della Provincia di Milano) on. Guido Podestà é intervenuto oggi, in rappresentanza di Upl, agli Stati Generali del Patto per lo sviluppo, alla presentazione del progetto di legge regionale “Misure per la crescita, lo sviluppo e l’occupazione”.

Nel suo intervento, il Presidente Podestà, dopo aver sottolineato "la positività della scelta dell'amministrazione regionale di fare, in un momento così particolare per la realtà nazionale, tutto ciò che è possibile, con l'apporto degli stakeholders regionali, per riavviare la crescita", si è ancora una volta soffermato sulla situazione delle Province.
Considerato che qualcuno si chiede "se le Province sono un morto che cammina", Podestà ha ancora una volta osservato che, soprattutto in una realtà come quella della Lombardia con dieci milioni di abitanti, pari al Belgio e con riferimento alle altre realtà europee, non esiste alcun Paese europeo dove non vi sia un livello intermedio di Governo.
"Da qui la necessità della richiesta, con delibera all'unanimità dell'Assemblea del Consiglio delle Autonomie locali della Lombardia, al Presidente Formigoni di ricorrere alla Corte costituzionale, ma anche la positività di una riflessione per far sì che enti intermedi di Governo, trovino, in una nuova riformulazione, maggiore efficienza, maggiore capacità di risposta ai cittadini e certamente riduzione dei costi".
Nel ritenere importante una proposta in questa direzione per un risparmio non inferiore a 5 miliardi e nello stesso momento una maggiore rappresentatività dei territori, il Presidente Podestà ha ricordato l'autonoma proposta del Piemonte di ridurre da 8 a 4 le Province come un punto di riferimento ma anche l'importanza dell'impegno del Presidente Formigoni a non mettere mano alle funzioni fondamentali delle Province fino a quando non sia chiaro e definito il quadro nazionale.
Nel condividere che l'occupazione non si crea per editto ma passa attraverso la piena attrattività dei territori e la semplificazione per le imprese non solo del sistema del credito ma anche delle politiche attive del lavoro - dove le Province hanno svolto in modo positivo il proprio ruolo - e della formazione continua, secondo Podestà si deve contribuire al documento presentato oggi, a prima lettura consivisibile e positivo, avendo a disposizione qualche giorno per collaborare da parte di chi, come lui, é reduce dall'incontro di ieri a Firenze sulle città metropolitane.

"La nostra proposta", ha infatti dichiarato ieri Podestà al termine della riunione dei Presidenti di Provincia delle 10 città metropolitane previste dalla legge Calderoli sul federalismo, "é che con un decreto legge, dunque in tempi molto rapidi, si avviino funzioni e competenze delle città metropolitane, che non sono tante: infrastrutture, ambiente, trasporto pubblico, politiche del lavoro, pianificazione territoriale. Credo si possa arrivare in 7-8 mesi all'istituzione di questi enti".
"Tutte le restanti funzioni devono restare alla competenza dei Sindaci delle varie città del territorio", ha aggiunto Podestà. Sulla proposta messa a fuoco, ha spiegato ancora il Presidente, "vi é una coralità di posizioni al di là delle appartenenze di schieramento partitico che conforta: mi sembra che si possa arrivare con un incontro rapido col governo - è nostro interesse aiutarlo a trovare una soluzione positiva per quanto riguarda il tema delle altre Province - e chiederemo anche un incontro con il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano", ha detto. "Certo é che nel momento in cui avessimo un miglioramento di efficienza di strutture a livello delle 10 grandi aree del paese, dove cioè si forma lo sviluppo - ha quindi concluso - avremmo soltanto da guadagnarci in termini di crescita e occupazione".


Milano, 27 gennaio 2012