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Il Presidente del Consiglio Dapei (MI) chiede il rispetto della Costituzione
La relazione tecnica al decreto smentisce risparmi su Province

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“Il Governo tecnico farebbe bene a ricordarsi che ha giurato sulla Costituzione che c’è, non su quella che vorrebbe o sulle modifiche che Monti evoca”. Così il presidente del Consiglio provinciale di Milano, Bruno Dapei, che è intervenuto oggi all’assemblea dell’UPI a Roma, dove ha preso la parola come coordinatore nazionale dei presidenti dei Consigli provinciali.

“Sulle Province – ha detto Dapei - la manovra aggira la Costituzione vigente per un evidente e mero intento demagogico, con una gattopardesca misura anti-casta che colpisce chi casta non è, senza alcun risparmio concreto. Basta leggere non solo lo studio presentato oggi dalla Bocconi sui costi e benefici che rappresentiamo per il Paese, ma addirittura la relazione tecnica che lo stesso Governo allega al decreto secondo cui nel 2012 non ci sarà nessun risparmio e che la stima per gli anni successivi è di circa un caffè all’anno per cittadino. Mi chiedo come queste misure possano passare indenni il vaglio della Corte Costituzionale. Ricordiamo tutti come il Capo dello Stato bacchettasse il precedente Governo, che pure aveva scelto la strada maestra del disegno di Legge costituzionale, all’indomani della proposta per eliminare tutti gli enti intermedi, Province comprese”.

“Altro che improvvisare un nuovo assetto istituzionale – ha aggiunto il presidente - qua si fa ben di peggio. Prima nel discorso programmatico e oggi con questo decreto il Premier, senza troppi giri di parole, liquida il dettato costituzionale sulle Province come un fastidioso ostacolo da eludere se non nella forma intanto nella sostanza, in attesa di una modifica costituzionale che si limita ad evocare.” “È legittimo, se non doveroso per chi governa in un momento così difficile – ha concluso - proporre innovazioni, ma procedere a pezzi e per decreto non è la strada giusta, oltre che un pericoloso precedente e lo contrasteremo in tutte le forme democratiche consentite”.


Milano, 6 dicembre 2011