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Presentato a Milano studio Bocconi sulle Province il 21/11 a Milano
Dati oggettivi e scientifici sui pochi costi e i tanti servizi delle Province

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MILANO. “Questi primi dati, oggettivi e certificati, dimostrano finalmente che le Province costano poco, soprattutto in Lombardia - dove il loro costo è di circa un euro pro capite all’anno – mentre spendono tanto in favore del territorio, cioè ben 11,5 miliardi di euro nel 2010 (per una media di 193 euro sostenuti da ogni cittadino), di cui 8,6 miliardi di spesa corrente e 2,9 di investimenti.

Ad affermarlo è il Presidente Upl Leonardo Carioni, citando i primi dati di inquadramento (on line nella sezione "Documenti") elaborati da Certet Bocconi nell'ambito dello studio intitolato “Il riassetto delle Province: risparmio o aggravio dei costi?” presentato questa mattina presso la sede della Provincia di Milano dal Prof. Lanfranco Senn, Professore ordinario di Economia Regionale dell’Università Bocconi, curatore della ricerca, alla presenza del Presidente della Provincia di Milano e Vicepresidente vicario Upl, On. Guido Podestà e del Presidente dell'Unione delle Province d'Italia (Upi) Giuseppe Castiglione (nella foto), con i Vicepresidenti vicari Upi Antonio Saitta e di Dario Galli, Presidenti, rispettivamente, delle Province di Torino e Varese.

Lo studio, che verrà illustrato integralmente nel corso della prossima Assemblea Generale Upi in programma a Roma il 5 e il 6 dicembre, è stato salutato dal Presidente Castiglione, come “un'operazione verità, con dati reali, che si inserisce nel tema vero del riassetto complessivo delle istituzioni, dopo tanti dibattiti sulla necessità o meno di eliminare le Province.”

Secondo l’analisi dell’Università Bocconi, dunque, le Province effettuano il 6%della spesa degli enti pubblici (mentre i Comuni si assestano sul 10% e le Regioni sull'84%) ed il 4% della spesa corrente. “Ci siamo imbattuti in tanti studi fuorvianti - ha spiegato il professor Lanfranco Senn - e abbiamo cercato quindi di essere il più oggettivi possibili per capire funzioni e costi delle Province.”

Qualunque sarà l’esito finale dello studio, Upl si augura che serva per avviare una riflessione seria sul tema del riordino degli enti locali: “Nessuno qui vuole fare una difesa a priori delle Province, anzi, siamo pronti a metterci in discussione e a fare la nostra parte nell’ambito di un riassetto generale degli enti intermedi – afferma il Presidente Upl -, ma siamo convinti che ogni eventuale riforma debba partire dal presupposto che un territorio, per essere amministrato bene, deve avere un livello di governo adeguato alla quantità e all’entità dei servizi da fornire ai cittadini, a prescindere dal nome Provincia o da altro nome.”

"Su mia proposta condivisa dal Consiglio Direttivo Upl, l'Upi ha deciso di affidare uno studio all’Università Bocconi, teso a contrastare, da un punto di vista scientifico, le parole in libertà che si sono rincorse negli ultimi mesi relative ai costi delle nostre amministrazioni – ha dichiarato il presidente on. Guido Podestà, a margine della conferenza stampa -. Gli organi di stampa hanno dato ampio risalto a dati che non erano validati da nessun supporto scientifico-metodologico come, per esempio, quelli che indicavano dalla soppressione Province un risparmio per lo Stato pari a 22 miliardi di euro. Oggi, correttamente, il professor Lanfranco Senn, curatore della ricerca, ha evidenziato come il costo di questi Enti ammonti, invece, a 12 miliardi di euro. Grazie a questo studio, dunque, saremo in grado di fornire dei dati certi che consentiranno di riflettere, finalmente con serietà, sulla necessaria modificazione del livello intermedio di Governo. Al momento è prematuro anticipare quello che sarà l’esito definitivo dell’analisi. Possiamo, invece, ragionare sull’opportunità di eliminare da subito oltre 4.500 enti intermedi, molti dei quali oggettivamente inutili, che impegnano lo Stato per circa sette miliardi di euro. Su questa esigenza bisogna necessariamente fare chiarezza, soprattutto, nei confronti dei cittadini che meritano di essere sia correttamente informati sia rassicurati sull’utilizzo delle risorse pubbliche".


Milano, 21 novembre 2011