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Riunita la Consulta Upl dei Presidenti dei Consigli a Lodi il 5/9
Bilanci sociali per costi e benefici trasparenti, iniziative dei Consigli

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Inizia l“operazione verità” su costi e benefici delle Province lanciata venerdì scorso dal vicepresidente vicario UPL, on. Guido Podestà, a margine del Consiglio Direttivo delle Province lombarde incentrato sulla manovra del Governo.

Anche la Consulta dei Presidenti dei Consigli provinciali riunita oggi a Lodi, infatti, ha ribadito l’importanza di fare chiarezza, dati alla mano, per dimostrare che senza questi enti la spesa pubblica aumenterebbe invece di diminuire. Hanno partecipato all'incontro, oltre al Presidente della Provincia di Lodi Pietro Foroni (con l'Assessore Nancy Capezzera e il Segreterio Generale Luigi Terrizzi) i Presidenti dei Consigli provinciali di Milano (Bruno Dapei, Coordinatore della Consulta Upl), Lodi (Massimo Codari, Vice Coordinatore della Consulta), Como (Ferdinando Mazara), Cremona (Carlalberto Ghidotti), Lecco (Carlo Malugani), Mantova (Simone Pistoni), Monza e Brianza (Angelo De Biasio), Pavia (Vittorio Poma) e Varese (Luca Macchi) e, per la Direzione Upl, Dario Rigamonti e Giuseppe Valtorta.

“Le Province – afferma il Coordinatore Dapei - sono nate per razionalizzare e risparmiare, in tutte quelle funzioni di area vasta indispensabili in una Regione, per stare a noi, con più di 1.500 Comuni. I nostri bilanci garantiscono il riscaldamento delle scuole o la riparazione delle strade, i nostri eletti governano la gestione dell’acqua e dello smaltimento rifiuti. Passare le funzioni ai Comuni aumenterebbe i costi, passarle alle Regioni equivarrebbe ad un commissariamento che ridurrebbe la rappresentatività dei territori.”

Di qui, la scelta di farsi promotori di una serie di iniziative mirate alla trasparenza: “Abbiamo stabilito”, afferma Massimo Codari, padrone di casa, quale presidente del Consiglio provinciale di Lodi “che, a costo zero, si stili un bilancio sociale, chiaro e leggibile, perché addetti ai lavori e cittadini abbiamo ben chiaro come utilizziamo le risorse pubbliche. Quanto costa veramente la Provincia. Quanto costano gli eletti.”.

I Presidenti dei Consigli Provinciali lombardi, inoltre, definiscono “positivo lo stralcio della soppressione delle Province, ma non il previsto mantenimento della riduzione dei Consigli provinciali, confermato dalla Commissione Bilancio del Senato ieri sera” osserva Dapei. “Del resto - chiarisce il Presidente della Provincia di Lodi, Pietro Foroni -, con il dimezzamento a Lodi si risparmierebbero 20.000 euro all’anno e con tre Assessori non si farebbe alcun controllo del territorio”.

Sulla stessa linea anche il Presidente del Consiglio provinciale di Pavia, Vittorio Poma: “E’ una contraddizione in termini, risanare e garantire lo sviluppo è inconciliabile. Pagare i fornitori è sviluppo, ma con il patto di stabilità non siamo in grado risolvere il nodo gordiano dei residui passivi, abbiamo le risorse ma non possiamo pagare. Fa sorridere l’idea che le Province sotto i 300.000 abitanti non servano, sopra sì. Il problema vero è farle funzionare, speriamo che il disegno di legge costituzionale possa essere allargato al tema delle riforme costituzionali del Paese, chi fa che cosa e come. Senza di noi chi farà scuole, strade, gestione di rifiuti e acque?”

“Per dimostrare ulteriormente la validità delle nostre proposte”, precisa Dapei “in occasione della prossima Consulta, presenteremo gli esiti di una ricerca su cosa fa e quanto costa la Provincia. In questo modo sarà ancora più chiaro e oggettivo quale strada intraprendere per ottenere un reale risparmio della spesa pubblica. Nel frattempo - conclude Dapei - predisporremo a livello Upl un documento, da votare nei rispettivi Consigli, da portare al prossimo Coordinamento dei Presidenti dei Consigli dell'Upi (Unione delle Province italiane), in programma il prossimo 7 settembre a Roma, che precederà l'Assemblea straordinaria Upi di fine settembre e l'Assemblea Generale Upl del prossimo 10 ottobre".

Unanime a Lodi l'obiettivo dei rappresentanti delle Province: "Dimostreremo che le Province non costano troppo".


Milano, 5 settembre 2011