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Concluso l'esame del DL 138 della Commissione Bilancio del Senato
Stralciato l'art 15 sulle Province, confermato il dimezzamento dei Consigli

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http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?ipodoc=SommComm&leg=16&id=614498


Legislatura 16º - 5ª Commissione permanente - Resoconto sommario n. 579 del 04/09/2011

BILANCIO (5ª)

DOMENICA 4 SETTEMBRE 2011

579ª Seduta

Presidenza del Presidente AZZOLLINI

Intervengono i sottosegretari di Stato per l'economia e le finanze Gentile e Giorgetti.


La seduta inizia alle ore 9,45.



IN SEDE REFERENTE

(2887) Conversione in legge del decreto-legge 13 agosto 2011, n. 138, recante ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo


Si procede quindi all'illustrazione degli emendamenti riferiti all'articolo 15, compresi gli aggiuntivi.

Il PRESIDENTE relatore illustra l'emendamento 15.1000, che sopprime di tutte le disposizioni dell'articolo ad eccezione di quelle di cui al primo periodo del comma 5.

Il senatore MORANDO (PD) si sofferma sull'emendamento 15.0.2, e sottolinea il rilievo dell'ordine del giorno, presentato dal suo Gruppo, relativo alla riorganizzazione degli enti locali, sul quale chiede che la Commissione si pronunci in modo tale da esplicitare la posizione dei singoli Gruppi.

Il senatore FERRARA (CN-Io Sud-FS) manifesta un avviso contrario sull'emendamento 15.0.2 nonché sull'opportunità di conservare il primo periodo del comma 5, il cui contenuto, cioè la riduzione dei consiglieri, dovrebbe essere anch'esso rinviato alla prospettata riforma costituzionale.

Il senatore MASCITELLI (IdV) esprime la contrarietà del suo Gruppo alla proposta del relatore, ritenendo che la revisione dell'assetto istituzionale potrebbe realizzarsi anche adesso indipendentemente dall'impegno a una generale abolizione delle province.

Sottolinea il comportamento contraddittorio della maggioranza, che da un lato insiste per il mantenimento dell'articolo 8, che, mentre appare privo di effetti finanziari, incide pesantemente sull'autonomia delle parti sociali, mentre dall'altro rinvia ad altra data la riduzione del numero delle province.

Tutti i restanti emendamenti inerenti all'articolo 15 vengono dati per illustrati, compresi gli aggiuntivi.

Si passa all'espressione dei pareri del relatore e del rappresentante del Governo in ordine alle predette proposte emendative.

Il PRESIDENTE relatore, dopo aver raccomandato l'accoglimento dell'emendamento 15.1000, a propria firma, esprime un parere contrario sui restanti emendamenti riferiti all'articolo 15, compresi quelli diretti ad inserire articoli aggiuntivi.

Il sottosegretario GENTILE si pronuncia in modo conforme ed esprime parere favorevole sull'emendamento 15.1000 del relatore.

Si passa alla votazione degli emendamenti inerenti all'articolo 15, e a quelli aggiuntivi rispetto allo stesso.

Con separate votazioni sono respinti tutti gli emendamenti all'articolo 15 - ad eccezione del 15.1000 e dei relativi subemendamenti che vengono accantonati - come pure è respinta la proposta emendativa aggiuntiva 15.0.1.

Il senatore MORANDO (PD) preannuncia il voto favorevole del suo Gruppo sull'emendamento 15.0.2.

Con separate votazioni, la Commissione respinge l'emendamento 15.0.2 e gli altri aggiuntivi all'articolo 15.

Si passa all'esame dell'emendamento 15.1000 e dei relativi subemendamenti.

Dopo che tutti i predetti subemendamenti sono stati dati per illustrati, il PRESIDENTE relatore invita la Commissione ad approvare l'emendamento 15.1000: a suo avviso, infatti, la revisione dell'assetto istituzionale degli enti locali deve essere realizzata nelle sedi proprie, ad esempio in sede di esame della Carta delle autonomie. Conferma, pertanto, un parere contrario su tutti i subemendamenti riferiti alla proposta emendativa 15.1000, al quale si conforma il rappresentante del GOVERNO.

Il senatore MORANDO (PD) si sofferma sul subemendamento 15.1000/1, e sostiene l'opportunità di abolire le province almeno nelle aree in cui insistono le città metropolitane.

Si procede quindi alla votazione dell'emendamento 15.1000 e dei relativi subemendamenti.

Con distinte votazioni sono respinti i subemendamenti riferiti alla proposta emendativa 15.1000, che successivamente viene accolta dalla Commissione.


Milano, 5 settembre 2011