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I Presidenti Podestà (Mi) e Pastacci (Mn) all'Assemblea Anci del Nord
Anche le Province lombarde presenti a Milano il 29/8 con i Comuni

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Si é svolta oggi a Milano, all'Auditorium Gaber, l'Assemblea organizzata dalle Anci regionali del Nord Italia. "Siamo qui per illustrare una manovra che riteniamo sbagliata nei confronti degli enti locali, di risorse nascoste ce ne sono tantissime, volendo cercarle si trovano", ha dichiarato Attilio Fontana, sindaco di Varese e presidente di Anci Lombardia, che ha aggiunto: "E' tendenza bipartisan quella di scaricare su enti locali le difficoltà anche se la costituzione dice che le istituzioni hanno pari dignità - ha aggiunto - Spero che l'accordo sia vicino e che ci possa essere uno stralcio completo dei tagli. Noi non molliamo la presa, l'unica arma che abbiamo é di scendere in piazza per difendere i diritti dei nostri cittadini - ha concluso - speriamo questa volta di ottenere qualche risultato".

"Chi scrive le norme non ha la capacità di leggerne gli effetti sul territorio e non si preoccupa per nulla di cosa si genera da quelle sue decisioni", ha così commentato "con amarezza", il Presidente della Provincia di Milano (e del Consiglio delle autonomie locali della Lombardia) Guido Podestà.
"Non é pensabile parlare di costi della politica quando si tratta invece di principi fondamentali di democrazia e di rappresentanza perchè il Governo non può pensare di decidere nello stesso modo da Vipiteno a Sciacca - ha aggiunto -. Considero la manifestazione odierna un’espressione del disagio vissuto dal territorio e dalle persone più vicine ai cittadini come i sindaci e i presidenti delle Province. Siamo amministratori che non solo hanno messo la propria faccia su candidature premiate dagli elettori ma che ci giochiamo tutti i giorni la credibilità di fronte alle comunità alle quali dobbiamo garantire servizi. Noi, insomma, non siamo, diversamente dai parlamentari, stati scelti sulla base di liste preconfezionate frutto di una legge elettorale da cambiare ma eletti dai cittadini. Reputo, insomma, profondamente ingiusto sia tagliare i trasferimenti agli Enti locali sia calare dall’alto accorpamenti di Comuni, magari lasciando in carica sindaci-podestà che non si avvarrebbero di Giunte e Consigli oggi democraticamente eletti, nonché abolizioni di Province. Un’eventuale rivisitazione dei livelli di governance intermedi dovrebbe, invece, essere pianificata in ambito regionale nel rispetto del decentramento e della sussidiarietà. Penso che le sedi più opportune per elaborare proposte in tal senso da sottoporre, comunque, ai cittadini siano i Consigli delle autonomie locali, gli organi di consultazione tra le Regioni e il territorio».
Precisando che la virtuosità degli enti locali é ancora trattata "con termini confusi, con parametri astratti che non tengono conto delle realtà pesanti che i rappresentanti degli enti locali ereditano", Podestà ha concluso "c'è tempo per agire e per riflettere per un accorpamento dei servizi in un dialogo tra regioni ed enti locali: esistono sia gli strumenti che i modi per farlo".

Dopo l'Assemblea, Sindaci e rappresentanti degli Enti locali (un migliaio circa) hanno poi sfilato in corteo dal Pirellone a Piazza della Scala, con in testa lo striscione "Giù le mani dai Comuni" e "Più forte il tuo Comune, più forti i tuoi diritti".
Accanto ai sindaci di Torino (Piero Fassino), Roma (Gianni Alemanno), Verona (Flavio Tosi), in prima fila, oltre al Presidente Podestà, anche il collega Presidente della Provincia di Mantova Alessandro Pastacci (entrambi nella foto, con al centro il Coordinatore nazionale della Consulta Anci dei piccoli Comuni, Mauro Guerra), che ha dichiarato a margine dell'incontro: "La mia presenza è stata una testimonianza di vicinanza ai sindaci e ai Comuni, enti in prima linea, che giorno dopo giorno devono affrontare nuovi problemi legati ai tagli delle risorse. Un duro colpo era stato inferto con la manovra dello scorso anno e adesso arriverà il resto di cui al momento non sappiamo nemmeno ancora quantificare l’entità".
"Le minori risorse che ci arriveranno andranno ad incidere sui servizi che offriremo ai cittadini" – ha proseguito Pastacci -. "Penso al trasporto pubblico locale, agli interventi di manutenzione sulla rete stradale provinciale. Stiamo vivendo con un patto di stabilità che ci sta soffocando. Occorrerebbe allentarlo per darci una boccata d’ossigeno che servirebbe a rimettere in moto tutta l’economia. I vincoli del patto di stabilità, lo ribadisco, vanno rivisti”.


Milano, 29 agosto 2011