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Ancora da sciogliere i nodi di Ipt e compartecipazione Irpef
Il punto Upl dopo il seminario nazionale Upi di Bologna del 30/6

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L’Unione Province Lombarde, in attesa del Consiglio Direttivo che si terrà a Milano il prossimo 20 luglio, ha partecipato ai lavori - con la Direzione Upl, il Presidente del Consiglio provinciale di Cremona Carlalberto Ghidotti e alcuni Consiglieri provinciali lombardi - del Seminario Nazionale, organizzato dall’UPI a Bologna, sulla fiscalità provinciale, così come delineata dai recenti decreti legislativi.

“Sono stati due giorni di lavoro molto intensi – afferma il Presidente dell’UPL, Leonardo Carioni – durante i quali è emerso come la difficile situazione finanziaria attuale delle Province sia, fondamentalmente, legata a due questioni. In primo luogo la mancata emanazione del decreto sull’Ipt previsto entro il 27 giugno, che dovrebbe parificare la disciplina degli atti soggetti ad Iva a quella delle compravendite dei privati. Un’inottemperanza che, per il momento, fa sì che l’Ipt legata all’acquisto delle società rimanga determinata in misura fissa (circa 150 euro) e non in base alla potenza fiscale dell’auto, come invece accade per gli acquisti dei privati, dove la normativa prevede un’imposta proporzionale alla potenza fiscale del veicolo (3,5 euro oltre la soglia dei 53 Kw).”

La seconda difficoltà per le Province lombarde è strettamente collegata alla futura compartecipazione Irpef: “Queste risorse – spiega il Presidente Carioni – dovrebbero sostituire, dal gennaio dell’anno prossimo, l’addizionale provinciale sul consumo dell'energia elettrica per le utenze non domestiche, che per noi rappresenta un’entrata di cassa certa e puntuale. Al momento, non è stata definita né la tempistica dei versamenti né l’entità dell’aliquota, che noi vorremmo fissata intorno al 2% dell’Irpef prodotto su base provinciale; senza dimenticare l’annosa questione della restituzione dei maggiori introiti derivanti proprio dalla “addizionale enel”, che riguarda 22 Province, la maggior parte lombarde (Milano, Monza e Brianza, Bergamo, Brescia, Como e Varese restituiscono ogni anno allo Stato, oltre 120 milioni di euro nel complesso); siamo preoccupati perché, pur essendo logico che - con l’applicazione del federalismo che varia il sistema tributario e cancella la titolarità delle Province all’incasso di questo tributo che andrà allo Stato -, decada anche tale obbligo di ristorno – l’attuale decreto in realtà non dà alcuna certezza in tal senso, anzi ci fa temere il mantenimento dell’obbligo di restituzione allo Stato”.

Sullo sfondo, infine, rimane il problema, per tutte le Province, della fiscalizzazione dei trasferimenti regionali: “Riconosciamo a Regione Lombardia il merito di aver previsto, in anticipo rispetto alla legislazione nazionale, la compartecipazione delle Province al Bollo auto. L’UPL – aggiunge Carioni – sta portando avanti un confronto con la nostra Regione per arrivare a soluzioni condivise su tale compartecipazione. Tuttavia, prima di tutto è necessario costruire la necessaria base di partenza, individuando e concordando insieme il valore dei trasferimenti regionali da fiscalizzare”.


Milano, 4 luglio 2011