Archivio Agenda Credits Siti utili Contatti Documenti News Guida UPL Chi Siamo Home
Dalle Province lombarde massima collaborazione per i profughi
Vertice a Milano l'11/5 con il soggetto incaricato per le destinazioni

Versione stampabile Versione Stampabile

Foto/Video

“I numeri dei profughi in arrivo in Lombardia da Lampedusa sono inferiori a quelli prospettati: nei prossimi giorni, infatti, ne attendiamo 100 in meno rispetto alla cifra resa nota ieri, 600 invece che 700.” Ad annunciarlo è il presidente dell’UPL, Leonardo Carioni, a margine del summit urgente delle Province lombarde convocato questa mattina a Palazzo Isimbardi, presenti anche i Presidenti delle Province di Lodi (Pietro Foroni) e Sondrio (Massimo Sertori), il Vicepresidente della Provincia di Cremona (Federico Lena), gli Assessori delle Province di Bergamo (Fausto Carrara), Brescia (Mario Maisetti), Lecco (Antonio Conrater), Monza e Brianza (Fabio Meroni), Milano (Stefano Bolognini) e Varese (Massimiliano Carioni).

Una riunione operativa, alla quale ha partecipato anche il Dr. Roberto Giarola, figura individuata dal Commissario straordinario per l’emergenza immigrazione, Franco Gabrielli, per identificare le destinazioni dei profughi sul territorio lombardo.

“Le Province lombarde – afferma il Presidente Carioni – anche in questo caso, di fronte ad un’emergenza che non ha precedenti sul nostro territorio, si sono dimostrate pronte e disponibili a fare la loro parte per affrontare la situazione con efficienza e umanità, anche se di rincorsa, dal momento che nella nostra Regione non é stato incaricato l’Assessorato alla Protezione Civile. Per questo, pur avendo trovato grande disponibilità e competenza da parte del dottor Giarola, auspichiamo che la Regione provveda presto ad identificare una figura che sia diretta espressione della Lombardia e non del Governo centrale, per giungere ad una soluzione efficace e condivisa, nel rispetto del territorio.”

Le Province, comunque, confermano che non ci sarà alcuna tendopoli, anche perchè questa emergenza non riguarda solo la Protezione Civile, infatti le persone in questione sono giunte al termine di un percorso ben preciso che ne ha confermato lo status di profugo. “Occorre evitare allarmismi ingiustificati – afferma Carioni -, le soluzioni di alloggio temporaneo, anche sulla base della tipologia dei profughi che arriveranno, ovvero se si tratterà di famiglie, donne o bambini, saranno individuate in queste ore e abbiamo insistito perchè siano fin da oggi e al più presto comunicate e condivise con i Comuni interessati. Sottolineo – precisa il numero uno dell’UPL - che stiamo parlando di alloggi temporanei, in quanto quelli di medio-lungo termine saranno individuati nell’ambito di Tavoli organizzati a livello provinciale, coinvolgendo Province, Comuni, Protezione Civile e Associazioni di Terzo Settore".

Proprio a questo proposito le Province lombarde hanno avanzato la loro proposta: “Crediamo che il miglior punto di partenza per prendere qualsiasi decisione che riguardi il nostro territorio – conclude Carioni – siano i Comitati Provinciali per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, di cui si avvalgono i Prefetti, che sono già operativi in tutta la Lombardia e garantiscono un coinvolgimento completo di tutti i soggetti interessati nella gestione dell’emergenza. L’intento, infatti, deve essere quello di procedere con trasparenza e praticità per gestire l’emergenza nel migliore dei modi.”

"Ho molto apprezzato che il dottor Roberto Giarola, il soggetto attuatore individuato dal capo della Protezione Civile e commissario delegato per l’emergenza immigrazione, Franco Gabrielli, si sia pronunciato a favore della possibilità di introdurre dei criteri correttivi per le assegnazioni dei profughi ai singoli territori lombardi", ha affermato il presidente della Provincia di Milano, Guido Podestà.
"Il Milanese, in particolare" - ha aggiunto il presidente Podestà - ha garantito tantissimo in termini di integrazione di immigrati nell’ultimo decennio. La presenza nella Grande Milano al 1° luglio 2010 di 424.000 stranieri, accreditata dal “XII Rapporto sull’immigrazione in Provincia di Milano”, indica, del resto, quanto il nostro territorio, tradizionalmente vocato all’integrazione, abbia dato in materia di accoglienza. Condivido, inoltre, la posizione del presidente Carioni, che indica i Comitati provinciali per l’ordine e la sicurezza, già operativi in tutta la regione, quali sedi adatte all’individuazione di strutture diverse da quelle scelte per la prima accoglienza dei 600 profughi in arrivo tra domani e dopodomani. Le Province lombarde hanno dimostrato, dimostrano e dimostreranno di essere pronte a fare la loro parte".


Milano, 11 maggio 2011