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Gruppi Upl Polizia provinciale e Protezione civile il 14/4
A Milano le riunioni degli Assessori per fare il punto nei due ambiti

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La Sessione di lavoro dedicata alla Polizia provinciale si è posta l’obiettivo di avviare un confronto tra le diverse realtà provinciali lombarde, nella consapevolezza della necessità di mettere a disposizione il patrimonio di conoscenze derivante dalle competenze specialistiche ascrivibili alla Polizia provinciale stessa.

Occorre altresì considerare che l’istituzione del Corpo di “Polizia Provinciale” ha una storia recente: è stata istituita (e vi sono ancora delle realtà nelle quali essa non esiste: Province di Mantova e Pavia) tendenzialmente verso la metà degli anni ’90, pur affondando le sue radici nelle attività di vigilanza ittico-venatoria avviate in Lombardia a partire dal 1860: ne è conferma l’indagine in corso di realizzazione da parte della Fondazione delle Province del Nord-Ovest volta a raccogliere dati ed informazioni sulle diverse “Polizie provinciali” esistenti.

Nel corso del dibattito è emersa la necessità di individuare aree tematiche qualificanti l’attività della Polizia provinciale rispetto alle altre Forze di Polizia, confermando nell’UPL il “tavolo politico” comune per tutte le istanze nei confronti di Regione Lombardia.

Rispetto agli argomenti iscritti all’OdG, dal dibattito tra i diversi Delegati delle Province lombarde, sono emersi i seguenti principali aspetti:

- riconoscimento comune dell’importanza di individuare uno “spazio”, anche virtuale, nel quale “riversare e condividere” le prassi migliori;
- riconoscimento comune della necessità di individuare alcuni filoni tematici rispetto ai quali possano emergere le competenze specialistiche della Polizia Provinciale (s: ambiente, sicurezza stradale, recupero entrate tributarie provinciali, ecc.) nonché di provvedere ad una informatizzazione e regolamentazione delle procedure (di polizia giudiziaria, amministrativa, gestione dei verbali, ecc.);
- riconoscimento comune, altresì, dell’importanza, a fronte di un lavoro complesso e specialistico com’è quello spesso portato avanti dagli appartenenti ai Corpi di Polizia provinciale, di individuare forme di riconoscimento della qualità del lavoro svolto.


Nella sessione di lavoro dedicata alla Protezione Civile sono state affrontati e sviluppati tutti i temi all'OdG, in particolare:
- db regionale volontariato di Protezione civile -> problematiche connesse alla verifica annuale del mantenimento dei requisisti, anche a fronte di una modulistica non uniforme;
- fondo regionale per le attività delle Province -> si è rilevata la necessità di poter disporre di adeguati stanziamenti regionali per il completamento delle attrezzature della COM (possibilità di attivare forme di “acquisto centralizzato”?) nonché problematiche specifiche attinenti ai veicoli (costo assicurazione, ecc.);
- nomina dei componenti nell’UCR -> ravvisata la necessità di una migliore definizione delle modalità (anche in funzione del “ruolo” che i tecnici dovrebbero svolgere nel presidiare la Sala Operativa Regionale);
- visite mediche volontari ex DLgs. 81/2008 -> ravvisata la necessità di individuare “chi” debba certificare nonché il livello minimo degli esami specialistici richiesti, in funzione della “specialità” nella quale risulta iscritto il volontario;
- DGR 924/2010 sulle opere di pronto intervento -> Con questa DGR, la Regione ha definito i nuovi criteri e le modalità per il finanziamento regionale delle c.d. “opere di pronto intervento”; relativamente alle quali il finanziamento copre solo l’80% dei costi. E’ stata individuata la necessità di richiedere alla Regione una deroga di un anno per la messa a punto dei Piani di Emergenza dei Comuni di piccole dimensioni, in particolare delle comunità montane. Al riguardo è stato rilevato che Regione Lombardia, unitamente a ERSAF e IREALP, ha provveduto a definire quali “comuni montani in particolari condizioni di disagio” quelli con meno di 5.000 abitanti;
- Rete radio regionale -> si tratta di un appalto da 20milioni di euro, volto all’implementazione di un sistema dotato di particolari caratteristiche tecniche: 80 stazioni radio fisse, con 2 frequenze distinte (volontari ed istituzionale); 125 apparati operativi, 23 ripetitori, ecc.), rispetto al quale si auspica di creare una “sottorete” provinciale. Ed in questo senso si ritiene debba essere convocato un tavolo interistituzionale per individuare le modalità di utilizzo della rete radio regionale anche a livello provinciale;
- Ricerca persone scomparse -> anche in seguito ai recenti fatti di cronaca, si auspica che il coinvolgimento della Protezione Civile nelle attività di ricerca persone scomparse sia attività solo su richiesta delle Forze di Polizia, in casi di particolare difficoltà; necessità di attivare un “Piano provinciale” con la Prefettura che individui, al riguardo, “modi” e “termini” dell’eventuale attivazione della Protezione Civile.


Milano, 14 aprile 2011