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Le Province lombarde in prima fila per la Giornata della Memoria
Le Province di Mantova e Milano presentano le iniziative per il 27/1

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Trentacinque comuni, più di 90 iniziative sparse sul territorio provinciale, decine di enti e associazioni coinvolte, tra le quali, l'ANPI, l'Osservatorio provinciale sulle discriminazioni, il Gruppo 7 Donne per la Pace, l'Istituto Mantovano di Storia Contemporanea, l'Ufficio Scolastico Provinciale, la comunità ebraica, le comunità Sinte e Rom, l'ARCI e naturalmente il comune di Mantova e la Provincia. Questi i numeri delle celebrazioni 2011 del Giorno della Memoria, istituito il 20 luglio 2000, a perenne ricordo dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz, avvenuto il 27 gennaio 1945.

Sembra lontano il tempo in cui i comuni che aderivano erano appena quattordici, mentre le associazioni di volontariato si contavano su una mano. Invece, non era più di cinque anni fa. "Un percorso di cui vado fiera - ha confessato non senza commozione Laura Pradella, giunta alla sua ultima edizione da presidente del consiglio provinciale - e che non avrebbe raggiunto una partecipazione tanto vasta senza l'apporto di tutte le associazioni e delle amministrazioni comunali mantovane".

La consueta conferenza stampa di presentazione delle iniziative del Giorno della Memoria, si è tenuta questa mattina a Palazzo di Bagno. Oltre a Laura Pradella, a presentare il calendario c'era il vice presidente del consiglio provinciale Ottorino Bernardelli, il presidente del consiglio comunale Giuliano Longfils, il presidente della comunità ebraica mantovana Fabio Norsa e l'assessore ai servizi sociali e sanitari Fausto Banzi. Quest'ultimo ha ricordato che tra le la presentazione di "Viaggio della Memoria", il libro scritto dal giornalista e scrittore Emanuele Salvato, resoconto delle visite d'istruzione compiute dai ragazzi mantovani in alcuni dei luoghi resi tristemente noti dalla follia nazista come Auschwitz, Ravensbrück, Mauthausen.

"Iniziative come queste servono principalmente da monito per le giovani generazioni che, per loro fortuna, non hanno dovuto vivere l'orrore della guerra e delle persecuzioni razziali". Con queste parole Giuliano Longfils ha tradotto il proprio pensiero ricordando, inoltre, la seduta congiunta del consiglio comunale e provinciale che si terrà il 27 gennaio, alle 17.30, nell'aula magna della Fondazione Università di Mantova. Uno dei momenti maggiormente significativi, richiamato all'attenzione della stampa da Norsa, si terrà poco prima, alle 16, quando sul binario 1 della stazione di Mantova, quello appunto da cui partivano i treni destinati ai campi di sterminio, il presidente della Provincia Maurizio Fontanili, il sindaco di Mantova Nicola Sodano, Davide Casadio, pastore evangelico Sinto e Norsa stesso, ricorderanno le vittime della deportazione.

Tornando al calendario, il primo atto si avrà con la proiezione al Cinema del Carbone de "Il Cielo Cade", film di Antonio e Andrea Frazzi tratto dal romanzo di Lorenzi Mazzetti. Poi, le celebrazioni entreranno nel vivo tra il 26 e il 27 gennaio e proseguiranno con iniziative ed eventi, fino a Maggio.

Dopo aver promosso il 20 gennaio scorso la sottoscrizione popolare mirata alla raccolta di fondi per la realizzazione del Memoriale della Shoah al Binario 21 della Stazione Centrale, sino al prossimo 27 gennaio la Provincia di Milano risulterà impegnata negli ultimi preparativi dei «Viaggi della Memoria».

Venerdì 28 gennaio, infatti, 380 studenti del quarto e del quinto anno di istituti scolastici del Milanese e di Milano, 115 allievi di scuole del Parmense e di Parma e 137 studenti delle Superiori del Lodigiano saliranno sul «Treno della memoria» per raggiungere Cracovia e, da lì, i campi di sterminio nazisti di Auschwitz e Birkenau. Il ritrovo dei 600 ragazzi e dei loro insegnanti è fissato per le 16 al Binario 21 della Stazione Centrale, il luogo simbolo dell’Olocausto ambrosiano dal quale, tra il 1943 e il 1945, vennero deportati migliaia di ebrei e di prigionieri politici verso i campi di sterminio nazisti. La partenza del convoglio avverrà alle 18. Il rientro della comitiva è stabilito per il 1° febbraio.

È la prima volta che l’iniziativa, giunta alla settima edizione, accoglie le richieste di partecipazione pervenute da Enti locali e coinvolge pure studenti che frequentano scuole non ubicate nel territorio amministrato da Palazzo Isimbardi. La Provincia di Milano coprirà, come sempre, le spese degli spostamenti in treno (110.000 euro). Ogni studente, al costo complessivo di 230 euro, sosterrà, invece, il costo di vitto e di alloggio.

I «Viaggi della Memoria» sono organizzati dall’assessorato all’Istruzione e all’Edilizia scolastica dell’Amministrazione in collaborazione con l’Ufficio scolastico per la Lombardia, l’Istituto nazionale per la storia del movimento di Liberazione in Italia, Cgil, Cisl e Uil di Milano, la Comunità ebraica, l’Associazione Figli della Shoah, il Centro di documentazione ebraica contemporanea e la Fondazione Memoriale della Shoah. Alla trasferta prenderanno parte, in rappresentanza dell’Ente, il presidente del Consiglio provinciale, Bruno Dapei, il vicepresidente, Raffaele Cucchi, l’assessore alla Pianificazione del territorio, Fabio Altitonante e diversi consiglieri provinciali.

Auschwitz e a Birkenau sono da considerare, comunque, solo la prima tappa dei «Viaggi della Memoria». Nel mese di aprile, per la prima volta da quando è stata avviata l’iniziativa, almeno 400 studenti (250 le richieste di partecipazione già arrivate) si recheranno, difatti, alla Foiba di Basovizza e al gulag ex jugoslavo dell’Isola Calva (l’odierna Goli Otok, situata in Croazia). La Foiba di Basovizza fu teatro di migliaia di esecuzioni sommarie per prigionieri, militari, poliziotti e civili consumate dai partigiani comunisti seguaci del dittatore jugoslavo Jopis Broz “Tito”. Questo luogo è stato dichiarato monumento nazionale nel 1992 dall’allora presidente della Repubblica, Oscar Luigi Scalfaro. Al campo di concentramento dell’Isola Calva, che fa da sfondo al libro «Prigionieri del silenzio» di Giampaolo Pansa, vennero, invece, deportati dal ‘49 in avanti e imprigionati in condizioni disumane sino alla metà degli anni ’50 centinaia di istriani, di dalmati e di altri italiani. Tra questi figuravano pure tanti connazionali comunisti riparati in Jugoslavia dopo la fine della Seconda guerra mondiale e diventati nemici del regime di Tito dopo l’espulsione del dittatore dal Comintern.

"L'anno scorso" ha dichiarato Podestà "mi recai anch'io ad Auschwitz e a Birkenau in treno insieme con i ragazzi. Era la prima volta che il presidente della Provincia di Milano partecipava personalmente ai “Viaggi della Memoria”. Già il 29 gennaio 2010, cioè mentre mi accingevo a rientrare a Milano a bordo del convoglio, annunciai che, nel 2011, l’iniziativa si sarebbe dipanata su due tappe in modo da fornire agli studenti una panoramica più ampia degli orrori perpetrati nel ‘900. Intendiamoci: nessun orrore del secolo scorso può essere assimilato alla Shoah per numero delle vittime e per atrocità dei metodi di sterminio utilizzati. Si trattò, d’altra parte, di un genocidio studiato scientificamente dai nazisti con l’obiettivo di eliminare dalla faccia della Terra il popolo ebraico e la sua cultura. E, tuttavia, ritengo doveroso che i nostri giovani non siano messi nelle condizioni di associare solo al nazismo e al fascismo l’idea della sopraffazione dell’uomo sull’uomo e il concetto della violenza etnica solo al nazismo e al fascismo.

«Il ricordo dello sterminio del popolo ebreo rischia di sbiadire con il tempo che passa – ha aggiunto l’assessore all’Istruzione e all’Edilizia scolastica, Marina Lazzati –. Dobbiamo rinfrescare quella memoria con l’obiettivo di trasmetterla alle giovani generazioni. Per questo motivo, il viaggio ad Auschwitz rappresenta un’esperienza straordinaria per i nostri studenti».


Milano, 24 gennaio 2011