Archivio Agenda Credits Siti utili Contatti Documenti News Guida UPL Chi Siamo Home
La Camera dei Deputati approva il disegno di legge AC 3118
Funzioni fondamentali e delega al Governo per Carta delle Autonomie

Versione stampabile Versione Stampabile
Il disegno di legge "Individuazione delle funzioni fondamentali di Province e Comuni, semplificazione dell'ordinamento regionale e degli enti locali, nonché delega al Governo in materia di trasferimento di funzioni amministrative, Carta delle autonomie locali. Riordino di enti ed organismi decentrati" é stato approvato il 30 giugno dalla Camera dei Deputati.

Come già nella versione licenziata in Commissione, anche il testo approvato dall'Aula non contiene la parte relativa alla razionalizzazione delle Province che, come rilevato nei precedenti documenti UPL, rischiava "di essere interpretata in modo distorto e di indebolire anche le Province lombarde, che sono e restano Province utili, anzi indispensabili".

Il provvedimento, che ora passa all'esame del Senato, individua all'art. 3 le funzioni fondamentali delle Province che, ferme restando le funzioni di programmazione e di coordinamento delle Regioni, sono:
a) la normazione sull'organizzazione e sullo svolgimento delle funzioni spettanti in qualità di enti autonomi dotati di propri statuti e muniti di autonomia finanziaria di entrata e di spesa;
b) la pianificazione e la programmazione delle funzioni spettanti;
c) l'organizzazione generale dell'amministrazione e la gestione del personale;
d) la gestione finanziaria e contabile;
e) il controllo interno;
f) l'organizzazione dei servizi pubblici di interesse generale di ambito provinciale;
g) la vigilanza e il controllo nelle aree funzionali di competenza e la polizia locale;
h) la pianificazione territoriale provinciale di coordinamento;
i) la gestione integrata degli interventi di difesa del suolo;
l) nell'ambito dei piani nazionali e regionali di protezione civile, l'attività di previsione, la prevenzione e la pianificazione d'emergenza in materia; la prevenzione di incidenti connessi ad attività industriali; l'attuazione di piani di risanamento delle aree ad elevato rischio ambientale;
m) la tutela e la valorizzazione dell'ambiente, per gli aspetti di competenza, ivi compresi i controlli sugli scarichi delle acque reflue e sulle emissioni atmosferiche ed elettromagnetiche; la programmazione e l'organizzazione dello smaltimento dei rifiuti a livello provinciale, nonché le relative funzioni di autorizzazione e di controllo;
n) la tutela e la gestione, per gli aspetti di competenza, del patrimonio ittico e venatorio;
o) la pianificazione dei trasporti e dei bacini di traffico e la programmazione dei servizi di trasporto pubblico locale, nonché le funzioni di autorizzazione e controllo in materia di trasporto privato in ambito provinciale, in coerenza con la programmazione regionale;
p) la costruzione, la classificazione, la gestione e la manutenzione delle strade provinciali e la regolazione della circolazione stradale ad esse inerente;
q) la programmazione, l'organizzazione e la gestione dei servizi scolastici, compresa l'edilizia scolastica, relativi all'istruzione secondaria di secondo grado;
r) la programmazione, l'organizzazione e la gestione dei servizi per il lavoro, ivi comprese le politiche per l'impiego;
s) la programmazione, l'organizzazione e la gestione delle attività di formazione professionale in ambito provinciale, compatibilmente con la legislazione regionale;
t) la promozione e il coordinamento dello sviluppo economico del territorio provinciale.

Particolarmente importante anche l'art. 13 "Delega al Governo per l'adozione della «Carta delle autonomie locali"; al fine di riunire e di coordinare sistematicamente in un codice le disposizioni statali relative alla disciplina degli enti locali, il Governo è delegato ad adottare, entro diciotto mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, su proposta del Ministro dell'interno, di concerto con i Ministri per i rapporti con le regioni, per la pubblica amministrazione e l'innovazione, per le riforme per il federalismo, per la semplificazione normativa e dell'economia e delle finanze, un decreto legislativo recante la «Carta delle autonomie locali», con l'osservanza dei seguenti princìpi e criteri direttivi:

a) coordinamento formale, terminologico e sostanziale del testo delle disposizioni contenute nella legislazione statale, apportando le modifiche necessarie a garantire la coerenza giuridica, logica e sistematica della normativa;
b) revisione delle disposizioni contenute nel testo unico, nelle parti in cui contrastano con il sistema costituzionale degli enti locali definito dalla legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3;
c) adeguamento delle disposizioni del testo unico alla legislazione successiva alla data di entrata in vigore del medesimo testo unico;
d) ulteriore ricognizione, limitatamente alle materie di competenza legislativa statale, delle norme del testo unico, recepite nel codice, e delle altre fonti statali di livello primario che vengono o restano abrogate, salva l'applicazione dell'articolo 15 delle disposizioni sulla legge in generale premesse al codice civile;
e) rispetto dei princìpi desumibili dalla giurisprudenza costituzionale.

Degne di nota anche, nell'ambito della razionalizzazione degli uffici decentrati dello Stato, la delega al Governo in materia di prefetture-uffici territoriali del Governo; per le soppressioni e abrogazioni relative ad enti e organismi, le norme concernenti la soppressione delle comunità montane, isolane e di arcipelago e dei relativi finanziamenti, le circoscrizioni di decentramento comunale, la soppressione dei consorzi di funzioni tra enti locali; gli organi degli enti locali (attribuzioni dei Consigli) e le norme in materia di piccoli comuni.

"L'approvazione della Carta delle Autonomie locali alla Camera dei Deputati è un passo in avanti verso la riforma e la ridefinizione del sistema istituzionale del Paese".

E' il commento del Presidente dell'Upi, Giuseppe Castiglione che sottolinea quanto "nella Carta delle Autonomie sono stati stabiliti alcuni punti fermi, come l'individuazione delle funzioni fondamentali, che sanciscono per le Province il ruolo di governo di area vasta. Certo, ci sono ancora ampi margini di miglioramento, e noi ci auguriamo che il passaggio in Senato possa apportare alcune importanti modifiche che consentano la piena attuazione dell'articolo 118 della Costituzione, che assegna a Province e Comuni competenze amministrative esclusive.

Come Province chiederemo poi maggiore determinazione nell'attuazione della semplificazione dei livelli di governo, attraverso l'eliminazione di tutti gli enti inutili non previsti dalla Costituzione, che sono fonte di spreco di risorse e che producono quell'eccesso di burocrazia che i cittadini e le imprese ci chiedono di cancellare".


Milano, 1° luglio 2010