Si é svolto in data odierna il previsto incontro convocato dall'Assessore alle Infrastrutture e mobilità di Regione Lombardia, Raffaele Cattaneo, con gli Assessori alla viabilità e trasporti delle Province di Bergamo (il Vicepresidente Giuliano Capetti), Brescia (Corrado Ghirardelli), Como (Patrizio Tambini), Cremona (Giovanni Leoni), Lecco (Franco De Poi), Lodi (Nancy Capezzera), Mantova (il Vicepresidente Claudio Camocardi), Monza e Brianza (Francesco Giordano), Pavia (Romano Gandini), Sondrio (Pierpaolo Corradini), Varese (Aldo Simeoni) e Milano, l'Assessore Giovanni De Nicola, Coordinatore del Gruppo di Lavoro UPL "Viabilità e trasporti). Gli Assessori hanno approfondito le conseguenze che la manovra avrebbe sul trasporto pubblico locale e sugli interventi infrastrutturali che insistono sulle varie province lombarde. "E' stato un incontro utile affinché tutti potessero esprimere il proprio disappunto condividendo il quadro estremamente preoccupante che ci attende nel momento in cui la manovra finanziaria dovesse restare quella che è - ha detto l'assessore Cattaneo al termine dell'incontro". I tagli previsti comporterebbero, inevitabilmente, la necessità di congelare anche interventi condivisi con i territori, inseriti nei documenti di programmazione pluriennale in taluni casi già anche finanziati. Tutti gli Assessori provinciali hanno condiviso l'impraticabilità di questa manovra per le ripercussioni che avrebbe sul servizio ai cittadini e hanno approvato alcune azioni da qui alla fine di luglio, prima che la manovra venga approvata definitivamente dal Parlamento, con l’obiettivo di raggiungere i cambiamenti auspicati. Sensibilizzare innanzitutto i parlamentari del territorio, perché abbiano ben chiaro cosa succederebbe se in Parlamento questa manovra non dovesse essere modificata e convocare entro due settimane una seduta del tavolo del Patto per il tpl dedicato alla manovra, per discutere anche con i Comuni e le aziende di trasporti le iniziative da prendere. “La situazione è delicata – ha concluso Cattaneo - e anche in questo momento vogliamo continuare a condividere con gli enti locali i passi da fare”. Per quanto riguarda il tpl è stato esaminato il taglio potenziale di 314 mln di euro, che metterebbe in discussione un terzo dei servizi sia su gomma che su ferro attualmente operati, mentre per le opere infrastrutturali si ipotizza un taglio di 55 mln di euro all’anno che metterebbe a rischio opere in fase avanzata di progettazione o addirittura già in esecuzione. Farebbero parte di queste opere ad esempio la Paullese tra la sp29 e Spino d’Adda, la variante di Zogno e molti altri interventi di carattere locale ma fondamentali per i territori. Milano, 30 giugno 2010