Nel mese di marzo è stata completata la riorganizzazione degli organismi nazionali dell’Unione delle Province d'Italia (Upi), con la definizione delle deleghe dei componenti del nuovo Ufficio di presidenza e la costituzione dei Dipartimenti, delle Consulte, dei Coordinamenti degli assessori. Come è stato sottolineato nell'Assemblea congressuale nazionale dello scorso dicembre e nel documento inviato ai candidati alle elezioni regionali, le funzioni che oggi svolgono le Province sono sempre più legate alle scelte del legislatore regionale che è competente per la disciplina delle materie sulle quali si configura concretamente il ruolo di ente di governo di area vasta che le Province hanno assunto in questi anni. Ciò impone che tutte le Unioni regionali si organizzino in modo di assicurare al massimo livello la rappresentanza delle Province, a livello politico e a livello tecnico, sia nei rapporti con le Regioni, sia nei rapporti con l’Upi. A questo fine, nell’ambito dell’Ufficio di presidenza dell’Upi, é stata avviato una discussione per coinvolgere le Unioni regionali delle Province nella nuova organizzazione dell’Unione nazionale, innanzitutto attraverso la valorizzazione del ruolo del Consiglio delle Unioni regionali previsto dall’art. 10 dello Statuto. Su alcune tematiche essenziali per il futuro delle Province - come il federalismo fiscale, la riforma della pubblica amministrazione e la Carta delle autonomie locali - é già stato avviato un lavoro comune con le Unioni regionali. Con l’insediamento ufficiale del Consiglio delle Unioni regionali del 29 aprile a Roma, presso la sede Upi di Piazza Cardelli 4, si vuole definire insieme una strategia e un’agenda di lavoro per pianificare azioni politiche e iniziative a livello territoriale che rafforzino il ruolo e la visibilità delle Unioni regionali delle Province. Per UPL, sarà presente, su delega del Presidente Carioni, il Vicepresidente vicario Vittorio Poma, assistito dal Direttore Upl Giuseppe Valtorta e dal Responsabile della Segreteria Tecnica Dario Rigamonti Milano, 28 aprile 2010