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Concluso l'evento UPI su riforme del Paese e ruolo delle Province
Importante contributo dell'ampia delegazione delle Province lombarde

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Si è conclusa con l'intervento del Presidente del Senato, Renato Schifani, la due giorni di dibattito "Riformare il Paese. Le Province si confrontano con l'Italia che cambia" promossa dall'Unione delle Province d'Italia (Upi).

"Il convegno - ha detto il Presidente dell'Upi Giuseppe Castiglione - ha segnato un momento di confronto alto e trasversale sulle riforme necessarie al Paese. Negli interventi che si sono susseguiti, dai rappresentanti del Parlamento a quelli delle forze economiche e sociali, è stata ribadita la necessità di ripartire dalla riforme che servono al Paese: riforme costituzionali, riforme amministrative, riforma del sistema fiscale, riforme del sistema del welfare e del lavoro. Abbiamo davanti almeno tre anni per poter affrontare con la serenità necessaria questi temi".

Il Presidente dell'Upi ha poi indicato quelle che per le Province sono le priorità, dall'istituzione della Commissione bicamerale per le questioni regionali integrata con i rappresentanti di Regioni, Province e Comuni alla istituzione di un Senato federale rappresentativo dei territori e delle Autonomie locali, attraverso il coinvolgimento diretto di Regioni, Province e Comuni; istituire un Senato federale, in cui siano direttamente rappresentate le Regioni, le Province ed i Comuni; consentire l'accesso diretto alla Corte Costituzionale anche alle Province e ai Comuni; proseguire con l'attuazione del federalismo fiscale e della carta delle autonomie, per assegnare competenze e risorse agli Enti locali; costituzionalizzare la Conferenza Unificata".

Il Consiglio direttivo dell'Upi ha inoltre approvato un vero e proprio decalogo di richieste da sottoporre e fare sottoscrivere ai Presidenti di Regione e ai Consiglieri, anche in vista delle prossime elezioni.
Un documento, presentato dal Presidente Castiglione, dal Presidente del Consiglio Direttivo dell'Upi Fabio Melilli, e dal Responsabile delle relazioni istituzionali Upi, Antonio Saitta, Presidente della Provincia di Torino, per per promuovere la realizzazione di un sistema regionale delle autonomie locali.
"Vogliamo - si legge nel documento - una Regione che si concentri sulle sue funzioni legislative, di indirizzo e programmazione, che trasferisca ai Comuni e alle Province le funzioni legate al governo di area vasta; chiediamo ai candidati il riconoscimento prioritario delle Province come unico ed esclusivo livello di governo di area vasta tra Regioni e Comuni. Questo dovrà portare alla riconduzione alle Province delle funzioni fondamentali, in particolare: il coordinamento dello sviluppo locale; le funzioni legate alla scuola, formazione e lavoro; le funzioni legate all'ambiente, alle infrastrutture e al governo del territorio; la valorizzazione della Polizia locale. Vogliamo che siano aboliti gli enti, le agenzie, e gli apparati amministrativi, attribuendo alle Province le relative funzioni. Vogliamo un patto di stabilità regionale che consenta di rimuovere, almeno in parte, i vincoli che gravano sulle Province, soprattutto rispetto alle spese per investimenti, superando il sistema della finanza derivata".

Ampia e particolarmente rappresentativa la delegazione delle Province lombarde giunta a Roma, con, tra gli altri, il Presidente della Provincia di Varese (e Vicepresidente vicario UPI) Dario Galli, i Presidenti dei Consigli provinciali di Como (Ferdinando Mazara), Cremona (Carlalberto Ghidotti, con il Consigliere Maurizio Benzoni), Lecco (Carlo Malugani, con il Consigliere Ennio Fumagalli), Mantova (Laura Pradella), Milano (Bruno Dapei, con il Consigliere Roberto Biolchini), Monza e Brianza (Angelo De Biasio), Sondrio (il Consigliere Maurizio Piasini), Varese (Luca Macchi, con il Consigliere Stefano Gualandris) e il Consigliere della Provincia di Bergamo Francesco Cornolti.

Grande soddisfazione in particolare per il Presidente Dapei, nominato Vice Coordinatore nazionale del Coordinamento dei Presidenti dei Consigli provinciali e per Stefano Gualandris, neo Coordinatore del Dipartimento UPI "Europa e cooperazione decentrata".

Molto apprezzate le relazioni della Presidente Pradella durante il Consiglio Direttivo Upi di giovedì e del Presidente Galli nel Convegno del venerdì.

"Condivido la Piattaforma delle Province per i Candidati alle elezioni regionali del 2010; schiacciate tra le Regioni, sempre più titolari di poteri e i Comuni che hanno un indiscusso ruolo di riferimento locale, le Province non possono essere semplicisticamente liquidate come un ente inutile ma piuttosto come un ente da valorizzare nelle proprie potenzialità e capacità di incidere profondamente sul territorio che rappresentano", ha dichiarato Laura Pradella, che si é successivamente soffermata sul ruolo dei Consigli.
"In questi anni ogni documento prodotto dai Presidenti di Consiglio all’interno degli organismi UPL e UPI chiedeva un riequilibrio delle funzioni tra Giunta e Consiglio: l’art.26 proposto dal Ministro Calderoli va in questo senso.
Condivido quindi la ricollocazione della funzione sul regolamento degli uffici e dei servizi e in materia di dotazione organica in capo al Consiglio.
La maggior parte dei Consigli sono composti da persone che hanno esperienza, come ex sindaci o assessori, conoscono il territorio, la macchina amministrativa e, con generosità e attenzione, contribuiscono al bene comune.
Questo è il momento per ripensare anche alle relazioni fra Consiglio ed Esecutivo, come fra Consiglio e Segretario generale che, a mio avviso ma non solo, deve essere garante della legalità e della legittimità, sempre meno dipendente dal Presidente e più legato alla fiducia dell’organo elettivo (Consiglio).
I Consiglieri, gli eletti, devono essere davvero in grado di controllare non solo l’esecutivo ma anche la funzionalità degli uffici.
Nel rispetto delle leggi non possono essere i funzionari a stabilire quello che serve ad un territorio, né come, né quando.
Questo continuo delegittimare il Consiglio togliendo risorse e strumenti è controproducente alla politica e quindi ai cittadini che li hanno eletti: è il Consiglio la vera partecipazione democratica" (l'intervento completo é on line nella sezione "Documenti-Documentazione").

Il Presidente Galli ha sottolineato come sostituendo agli amministratori eletti un apparato burocratico non si ridurrebbero i costi e soprattutto verrebbe meno un insostituibile livello di democrazia che rappresenta veramente le volontà del territorio, evidenziando i costi a livello statale rispetto a quelli degli Enti locali.

Il Presidente Mazara si é detto d'accordo con le linee guida dell'intervento della collega Pradella e ha proposto di condividere un documento a livello lombardo nella prossima riunione della Consulta in programma a Sondrio venerdì 12 marzo p.v.
Mazara ha quindi brevemente incontrato, con il Responsabile della Segreteria Tecnica UPL Dario Rigamonti, il Presidente del Renato Renato Schifani.
I due rappresentanti UPL hanno portato i saluti dei Presidenti Carioni e Podestà e hanno consegnato al Presidente Schifani, che ha molto apprezzato, la Guida alle Province lombarde 2009-2010.


Milano, 1 marzo 2010