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Riunione a Monza del Consiglio Direttivo UPL l'8 febbraio
Situazione finanziaria e difesa del Gran Premio di Monza in evidenza

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“Nei prossimi giorni tutti i Presidenti delle Province lombarde sottoscriveranno un documento condiviso per difendere il Gran Premio di Monza dal tentativo di scippo romano” ad annunciarlo è Leonardo Carioni, Presidente dell’UPL, al termine del Consiglio Direttivo che si è svolto questa mattina presso la sede della Provincia di Monza e della Brianza.

Tutte le Province lombarde, quindi, fanno quadrato intorno all’autodromo di Monza, accogliendo prontamente l’appello del Presidente della Provincia di Monza e della Brianza, Dario Allevi: “Ringrazio tutti i Presidenti – afferma Allevi – per aver condiviso immediatamente l’urgenza di una presa di posizione forte e autorevole per salvaguardare il nostro circuito, che rappresenta un simbolo d’eccellenza per tutta la Lombardia. La nostra Regione non deve e non può perdere una manifestazione importante come il Gran Premio; basti pensare che l’indotto, per tre giornate di gare, si aggira intorno ai 70 milioni di euro e ha un raggio d’azione di oltre 100 chilometri oltre l’autodromo, con ricadute positive che interessano tutte le Province lombarde.”

Ma la salvaguardia del circuito di Monza non è stato l’unico argomento che ha visto uniti i Presidenti lombardi. Al centro dell’incontro odierno, infatti, anche la difficile situazione finanziaria in cui versano gli enti, che insieme hanno levato un vero e proprio grido d’allarme: “Il drastico crollo delle nostre entrate (-52,5 milioni di euro, pari al –6,6% nel raffronto con il 2008) - sostiene Carioni –, legate alle tasse di iscrizione al registro automobilistico IPT, alle assicurazioni delle auto RCA e quelle derivanti dall’energia, insieme alla rigidità degli obiettivi del Patto di stabilità 2010 rischiano di strozzarci. Di questo passo – prosegue il Presidente UPL -, a farne le spese saranno i cittadini, dal momento che ci troveremo impossibilitati a fare ciò che da sempre, se pur con fatica, facciamo: investire sul nostro territorio per garantire le opere infrastrutturali e i servizi necessari nel campo della viabilità e dei trasporti, dell’istruzione e dell’edilizia scolastica, della formazione, del lavoro, dell’ambiente e di molto altro ancora. Tanto più che le Province lombarde si trovano nell’assurda situazione di avere le risorse ma di non poterle utilizzare per gli investimenti a causa dei limiti del patto di stabilità.”

Per questo le Province Lombarde chiedono al Governo di sbloccare almeno il 20% dei residui passivi accumulati e alla Regione Lombardia la riproposizione di un Patto di Stabilità a livello regionale anche per il 2010, auspicando, nel contempo, la certezza di trasferimenti adeguati allo svolgimento delle proprie competenze. “L’auspicio - sottolinea Carioni - è arrivare quanto prima ad un’autonomia sempre maggiore nella gestione delle risorse provenienti dal nostro territorio, usufruendo ad esempio del 2% dell’IRPEF e del 5% dell’IVA, che andrebbero così ad esclusivo beneficio dei cittadini lombardi, in linea con una compiuta attuazione dei principi base del federalismo fiscale.”


Milano, 8 febbraio 2010