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L'Assemblea Generale dei Presidenti dei Consigli provinciali
Il contributo UPL ai lavori nazionali sul futuro delle Autonomie locali

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Si é svolta a Venezia, nella suggestiva cornice dell'Aula consiliare di Ca' Corner, l'Assemblea Generale dei Presidenti dei Consigli provinciali organizzata dall'Unione delle Province d'Italia.
Ampia e importante la delegazione lombarda presente ai lavori, con i Presidenti dei Consigli di Bergamo (Emilio Mazza), Como (Ferdinando Mazara), Cremona (Roberto Mariani, con la Vicepresidente Antonella Poli), Lecco (Giovanni Fazzini), Mantova (Laura Pradella), Milano (Vincenzo Ortolina, con il Consigliere provinciale Giovanni De Nicola), il Direttore UPL Giuseppe Valtorta e il Responsabile della Segreteria tecnica Dario Rigamonti.

In apertura dei lavori, il Presidente della Provincia di Venezia Davide Zoggia, nel dare il benvenuto ai presenti, si é soffermato sul delicato momento delle Autonomie locali, che non possono spendere le risorse pur esistenti per i limiti imposti dal Patto di stabilità e attendono pertanto le riforme che sappiano riconoscere e valorizzare il ruolo delle Province; il Presidente del Consiglio comunale Renato Boraso ha portato il saluto del Sindaco della città Massimo Cacciari e si é dichiarato convinto sostenitore del ruolo delle Assemblee elettive.

Al centro dell’incontro, infatti, il tema cruciale della nuova Carta delle Autonomie locali, i cui provvedimenti saranno inviati in questi giorni al vaglio della Conferenza unificata, in vista dell’approvazione definitiva da parte del Governo e dell’invio al Parlamento, per consentirne l’esame insieme alla delega sul federalismo fiscale.
Nel corso del dibattito, i Presidenti dei Consigli provinciali lombardi hanno presentato istanze e contributi ai testi dei provvedimenti nazionali, nella ferma convinzione che “all’ormai inderogabile attuazione del federalismo fiscale si debba necessariamente accompagnare anche una riforma federalista delle istituzioni.”
In questo senso, l’UPL condivide appieno l’Ordine del Giorno approvato da tutti i rappresentanti delle Province italiane presenti, ribadendo con fermezza la necessità di una chiara ridefinizione del “chi fa cosa” ad ogni livello di Governo previsto dalla Costituzione. “Solo così – afferma il Coordinatore della Consulta UPL, Roberto Mariani -, evitando dispendiose e controproducenti sovrapposizioni e riconducendo in capo alle Province le indispensabili funzioni di governo di area vasta, si potrà arrivare ad una doverosa semplificazione e razionalizzazione del sistema amministrativo italiano.”

Per le Province lombarde, quindi, razionalizzare e semplificare in ottica federalista non significa soltanto poter usufruire delle risorse prodotte sul proprio territorio ma anche operare uno snellimento dell’Amministrazione statale e, soprattutto, regionale, “attraverso la soppressione e l’accorpamento di tutti quegli enti intermedi che non sono espressione della volontà popolare e che svolgono impropriamente funzioni in tutto o in parte coincidenti con quelle spettanti ai Comuni e alle Province.”

In conclusione, i Presidenti dei Consigli lombardi condividono la necessità di ridurre i costi della politica e per questo sono disponibili ad affrontare il tema della diminuzione del numero dei consiglieri, purché ci sia un riequilibrio tra i poteri tra Giunta e Consiglio. Tuttavia, ritengono fondamentale che tale discussione venga inserita nell’ambito di un disegno complessivo, “che non può assolutamente essere circoscritto soltanto alle amministrazioni provinciali ma deve necessariamente coinvolgere tutti i livelli di governo, sia regionali che nazionali.”


Venezia, 20 marzo 2009