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Piano di contenimento del rumore stradale della Provincia di Milano
Presentato dall'Assessore Matteucci nel Convegno del 17 febbraio

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Si é svolto questa mattina, presso la sala Affreschi di Palazzo Isimbardi, sede degli uffici centrali provinciali in via Vivaio 1, il Convegno "Piano di contenimento e abbattimento del rumore sulla rete stradale provinciale: il piano d'azione".

All'incontro sono intervenuti l'Assessore alla viabilità e trasporti della Provincia di Milano (Paolo Matteucci, Coordinatore dell'omonimo Gruppo UPL), il Direttore Centrale Luciano Minotti con il Responsabile del Servizio urbanistica e ambiente Marco Longoni e il funzionario Gabriella D'Avanzo, il Prof. Giovanni Zambon, responsabile del Laboratorio acustica dell'Università degli studi Milano Bicocca, l'Assessore del Comune di Parabiago Luigi Lazzati con il tecnico Raul Del Santo, presenti tra gli altri il Dirigente della Provincia di Pavia Angelo Elefanti e i Responsabili di Servizio delle Province di Bergamo e Mantova, Federico Brignoli e Angelo Cortellazzi.

"Con il Piano che presentiamo intendiamo rispondere non solo agli obblighi di legge, ma alle reali necessità del territorio e alle istanze che singoli cittadini, comitati di quartiere e pubblici amministratori ci hanno sottoposto in questi anni. L'approfondita analisi condotta ha evidenziato ancora un elevato numero di criticità che ci obbligano a valutare attentamente la scala di priorità degli interventi", ha evidenziato l'Assessore Matteucci, che ha aggiunto "La Provincia ha realizzato, sta realizzando e ha già in programma una serie di interventi condivisi sul territorio per la tutela acustica dei cittadini, ed intende mantenere questa priorità finalizzata alla salvaguardia e alla vivibilità dell’ Area Metropolitana.
Mi auguro che lo sforzo di pianificazione realizzato sia di stimolo anche per le Amministrazioni comunali e per tutti i gestori stradali (Anas, società autostradali), al fine di innescare quel processo virtuoso che rappresenta la condizione necessaria per l'attuazione di piani di questa portata".

Nel suo intervento il Direttore Minotti, dopo aver ricordato che la programmazione e la gestione delle strade é una delle principali competenze provinciali, ha evidenziato gli aspetti più importanti di tale gestione, sicurezza (il primo in assoluto), funzionalità e minor impatto ambientale.
Acclarato che le risorse sono poche rispetto alla necessità e sempre meno rispetto agli anni scorsi, l'Arch. Minotti ha quindi evidenziato che l'Amministrazione deve scegliere gli interventi in base alle priorità per rendere più efficace la spesa, tenendo conto di alcuni criteri quali la situazione di massimo rumore, la popolazione esposta al rumore, l'assenza di altri progetti d'intervento, nonché la compartecipazione alla spesa da parte dei Comuni.

Fra i primi realizzati in Italia, secondo la normativa europea ed italiana, il Piano realizzato dalla Provincia di Milano ha analizzato l’intera rete, verificato i superamenti dei limiti, e stabilito un organico ordine di priorità e di interventi, in modo da ottimizzare le risorse e realizzare opere di mitigazione acustica in modo coerente con le reali esigenze dei cittadini.

L’inquinamento acustico può causare nel tempo problemi psicologici, di pressione e di stress alle persone che ne sono continuamente sottoposte. Chi vive a ridosso di strade trafficate subisce alterazioni del sonno, a volte perdita dell’udito, spesso nevrosi.
E’ stato innanzitutto creato un Sistema Informativo, per integrare le informazioni riguardanti la rete stradale e le pianificazioni comunali, e la presenza di “ricettori sensibili” (ospedali, scuole, abitazioni), in modo da avere un quadro il più possibile complessivo del territorio.
In una seconda fase, poi, si è provveduto al monitoraggio acustico e di traffico, effettuando quelle misurazioni fonometriche (settimanali e giornaliere) necessarie a creare quei software dedicati che rendessero possibile l’analisi complessiva di tutta la rete. Sono stati così analizzati i dati relativi ai veicoli circolanti (tipo, velocità, numero), i dati sul territorio circostante (altezza strada, orografia, presenza di edifici) e, ovviamente, i limiti acustici prescritti. Grazie a questa complessa elaborazione sono state individuate le aree critiche. Le quali sono state trasmesse ai Comuni per eventuali osservazioni, alla Regione e al Ministero per l’invio alla Commissione Europea.

Le aree critiche dell’Area metropolitana sono complessivamente 615, per una popolazione interessata di circa 200.000 cittadini. Di queste, il 30% ricade sulla rete urbana, il 45% sulla rete secondaria e solo il 23% sulla rete principale.
Tali criticità saranno risolte per oltre 1/3 con interventi di riqualifica o variante stradale e per circa ¼ con interventi di tipo classico (barriere, pavimentazioni fonoassorbenti e valutazioni sui ricettori). La parte restante sarà oggetto di concertazione con i Comuni interessati, in modo da condividere l’intervento più idoneo.
Inoltre, negli ultimi 5 anni sono stati redatti progetti e/o eseguite realizzazioni di interventi di abbattimento acustico (barriere e pavimentazioni fonoassorbenti per quasi 10 chilometri) per oltre 10 milioni di euro, per esempio quelli lungo la SP ex SS35 a Cesano Maderno e Paderno Dugnano, la SP41 ad Usmate e la SP109, con la variante di Busto Garolfo.

Dopo la fase delle rilevazioni, è stato stilato un ordine di priorità di intervento che ha considerato l’entità del superamento dei limiti di legge e il numero di persone coinvolte dal superamento. Le aree critiche sono state suddivise in tre gruppi.
Il primo comprende 132 punti critici, per i quali sono già state elaborate le proposte di intervento, quali il posizionamento di barriere acustiche fonoassorbenti e fono riflettenti; posa di pavimentazione drenante e fonoassorbente; riqualificazione della strada e valutazione di quanto gli edifici siano “permeabili” ai rumori.
Fra queste ricordiamo quelle inerenti alla riqualificazione della Rho-Monza, ma anche la complessa mitigazione ambientale prevista lungo la Paullese a Peschiera Borromeo, dove la posa di barriere fonoassorbenti e asfalto drenante proteggerà i cittadini e in particolare tre scuole materne e un asilo nido dai rumori provocati dalle auto, così come a Pieve Emanuele una barriera acustica lunga 600 metri abbatterà il rumore proveniente dalla SP 28 sulle scuole presenti.


Milano, 17 febbraio 2009