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Le Province lombarde aderiscono alla Giornata nazionale del 30/1
Per il Presidente Carioni occasione per evidenziare i problemi attuali

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Come già anticipato dalla Consulta UPL dei Presidenti dei Consigli provinciali riunita a Mantova lo scorso 16 gennaio, tutte le Province lombarde rispondono positivamente all’appello lanciato dall’Upi (Unione delle Province d’Italia) e aderiscono alla giornata di mobilitazione nazionale per la difesa e la valorizzazione del ruolo delle Province nell’ambito dell’ordinamento costituzionale.

Una “levata di scudi” per dire basta alla campagna denigratoria lanciata da alcuni media contro le Province, che vedrà in tutta la Lombardia la convocazione di Consigli provinciali straordinari, in alcuni casi aperti alla cittadinanza, alle autorità e alle forze economiche e sociali. Il giorno fissato è venerdì 30 gennaio, anche se Sondrio e Lodi, per proprie ragioni organizzative, anticiperanno di qualche giorno l’evento, rispettivamente il 23 e il 29 gennaio, mentre Lecco lo posticiperà al 2 febbraio.

Questa mobilitazione nazionale vuole essere l’occasione per smentire dati e notizie che non rispondono a verità, soprattutto per quel che riguarda l’incremento delle spese e del personale delle amministrazione provinciali; aumenti che sono invece implicabili a trasferimenti o deleghe di funzioni da parte dello Stato e delle Regioni. La giornata, quindi, servirà per comunicare all’opinione pubblica, cifre alla mano, cosa fanno le Province per il territorio che amministrano, quali competenze sono delegate o trasferite loro da Stato e Regione, quanto spendono veramente e perché e, soprattutto, quanto investono. Tutto per dimostrare che la proposta di abolire queste istituzioni “è innanzitutto un attacco alla democrazia, dietro al quale si cela la volontà di un ritorno al centralismo”.

La giornata del 30 gennaio porterà all’attenzione anche i problemi delle Province, come sottolinea il Presidente UPL, Leonardo Carioni: “Viviamo un momento di particolare difficoltà a causa del crollo delle entrate tributarie, soprattutto IPT e RCAuto, in netto calo per la crisi del mercato automobilistico e dei freni alla spesa d’investimento per i vincoli al patto di stabilità. Le recenti misure contenute nel decreto anticrisi consentono ai soli Comuni la possibilità di escludere dal saldo utile 2009 le somme destinate ad investimenti se queste provengono da risparmi propri dell’ente e riducono l’IPT in alcune situazioni. Chiediamo per le Province non un trattamento di favore, ma solo quello che è concesso anche agli altri Enti locali”.


Milano, 20 gennaio 2009