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Mobilitazione nazionale delle Province italiane il 30 gennaio
La decisione del Consiglio Direttivo UPI riunito a Roma il 18 dicembre

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Il 30 gennaio prossimo in tutta Italia le Province convocheranno Consigli Provinciali straordinari per discutere con i rappresentanti dei partiti, delle imprese, dei sindacati, delle forze sociali e con i cittadini, difendere la dignità delle istituzioni e ribadire la necessità di aprire un confronto reale sulla riorganizzazione del sistema istituzionale del Paese.

Lo hanno deciso oggi i rappresentanti delle Province italiane, nel Consiglio Direttivo dell’Upi, approvando all’unanimità un ordine del giorno nel quale si ribadisce l’infondatezza delle argomentazioni usate contro le Province, e la necessità di proseguire, invece nel cammino delle vere riforme.

“Pensare di abolire le Province – sostiene il Consiglio Direttivo dell’Upi – sarebbe dannoso e antieconomico, e rappresenterebbe invece una inutile perdita di tempo. Piuttosto bisogna proseguire con la riorganizzazione dello Stato, la definizione delle funzioni di ciascuna istituzione, l’eliminazione degli enti strumentali e la semplificazione del sistema”.

“Basta con la delegittimazione delle Province, con l’attacco al personale politico e con la denigrazione del personale che lavora in queste amministrazioni – ha detto il Presidente dell’Upi, Fabio Melilli - Siamo stanchi di questa campagna che offende chi ogni giorno lavora in prima linea per affrontare le tante emergenze che ogni giorno si aprono sui territori. Noi siamo chiamati a trovare risposte alle crisi industriali, ai disastri ecologici, alla mancanza di fondi per i servizi ai cittadini; ogni giorno nei nostri uffici si presentano amministratori, sindacalisti, imprenditori, associazioni, e con loro affrontiamo le vere questioni che interessano le comunità . Questo continuo gettare discredito nei nostri confronti non solo manca di rispetto a noi, ma all’intero sistema della rappresentanza democratica che è a fondamento del nostro Paese”.


Milano, 19 dicembre 2008