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Le Province Lombarde chiedono di entrare in Expo Milano 2015
Richiesta condivisa dal Direttivo riunito a Milano il 12 dicembre

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“Costruiamo scuole, strade e infrastrutture. Alcuni fingono di non vedere l’estrema importanza del nostro ruolo e propongono di eliminarci. Oggi dimostriamo, ancora una volta, di non essere disposti a subire passivamente questi attacchi; ne va del futuro del territorio lombardo! Per questo le Province lombarde rilanciano e, alla luce della grande opportunità di sviluppo per il loro territorio rappresentata dall’Expo, chiedono, attraverso l’UPL, di entrare a far parte di Expo Milano 2015, come del resto permette l’articolo 4 del DPCM istitutivo della Società.” Ad affermarlo, dando seguito all’unanime richiesta dei Presidenti delle Province lombarde, in particolare del Presidente della Provincia di Cremona Giuseppe Torchio, è il Presidente dell’UPL, Leonardo Carioni, a margine del Consiglio Direttivo che si è svolto questa mattina a Milano.

La risposta dell’UPL al crescente clima di ostilità politica che circonda queste istituzioni, quindi, non si fa attendere: “Le Province lombarde - prosegue Carioni - chiedono di entrare nella società di gestione dell’Expo 2015 perché vogliono poter investire sul proprio territorio più di quanto già fanno con grande efficienza, se pur con molti sacrifici.”

Le difficoltà di questi enti, infatti, emergono chiaramente: “Le nostre preoccupazioni - precisa il Presidente dell’UPL -, oltre che dalla difficoltà di rispettare il patto di stabilità 2009 pagando gli investimenti già programmati, deliberati e finanziati, derivano anche dall’andamento del mercato dell’auto. La quasi totalità delle nostre entrate, infatti, è strettamente legata a questo settore, che attualmente sta subendo un pesante crollo; basti pensare che la flessione del 29% registrata a novembre 2008 è la peggiore riduzione mensile dal 1993. Allo stesso modo, il calo del totale delle immatricolazioni dall’inizio dell’anno si attesta al 13.4%. Dati molto negativi che, purtroppo, trovano corrispondenza nella situazione delle entrate provinciali e in particolare, come è ovvio, nell’IPT. L’attuale situazione è diventata insostenibile - conclude Carioni -, per questo confidiamo nell’ormai vicina attuazione del federalismo fiscale che, attraverso una finanza realmente autonoma, ci consentirà di avere le risorse necessarie per esercitare al meglio le nostre competenze e sviluppare gli investimenti per le infrastrutture e la mobilità.”

L’incontro di oggi, infine, è servito per affrontare altre due spinose questioni: “La Regione nel 2008 – ricorda Carioni - coprirà per l’ultima volta la quota Iva di sua competenza sul trasporto pubblico locale. Resta il problema per i prossimi anni, perché l'assunzione da parte nostra di questo costo significa che, di fatto, le Province dovranno assorbire le necessarie risorse dalle proprie entrate a scapito di altri servizi. Cioè, ancora una volta, saranno ‘spremute’ in attesa della compiuta attuazione del federalismo fiscale. Infine – conclude Carioni – auspichiamo che giunga al più presto una soluzione per la delicata questione del trasporto degli studenti disabili delle scuole superiori che alcune pronunce giurisprudenziali vorrebbero a carico delle Province, a causa di una situazione di incertezza legislativa e nonostante non siano destinatarie dei fondi regionali.”

I documenti approvati oggi dal Consiglio Direttivo, sulle difficoltà di rispettare il patto di stabilità 2009 e sull'andamento negativo delle entrate tributarie provinciali, sono on line nella sezione del sito "Documenti".


Milano, 12 dicembre 2008