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Costituita la Fondazione delle Province del Nord Ovest
Nel CdA anche le Province lombarde di Milano, Cremona, Como e Brescia

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Una Fondazione fra 21 Province aperta alle Unioncamere, alle Fondazioni bancarie per rendere evidente quello che già di fatto è. Una vasta area, quella del nord ovest italiano, che ha un'economia integrata, una logistica innervata, una storia comune e soprattutto prospettive condivise.

Giovedì 4 dicembre, a Palazzo Ghilini in Alessandria, i Presidenti delle Province piemontesi, ligure, lombarde e dell'Emilia occidentale si sono costituite ufficialmente in Fondazione delle Province del Nord Ovest.

Alessandro Repetto, ideatore e primo promotore del Comitato, che poi è stato via via presieduto da Filippo Penati (Milano) e Antonio Saitta (Torino), è stato eletto per acclamazione Presidente della Fondazione su proposta del Presidente della Provincia di Torino, Saitta.

Repetto ha posto subito l'accento su alcuni dei temi guida: "La questione ambientale, i rapporti con l'Expò del 2015, l'innovazione tecnologica, l'esigenze degli entroterra montani e l'edilizia scolastica. Per fare questo dobbiamo fare un passo avanti, superare i confini amministrativi che devono valere solo per le procedure, mantenere la coesione al di là degli schieramenti, che abbiamo manifestati in questi anni".

Il percorso iniziato a Genova il 26 ottobre del 2004, sull'idea iniziale di Alessandro Repetto è stato coronato grazie al lavoro che ha impegnato le Province della Liguria, della Lombardia, del Piemonte e di parte dell'Emilia-Romagna in una ricerca sistematica finalizzata a comprendere nel profondo le esigenze di questo territorio così strategico per lo sviluppo d'Italia e per definire i lineamenti delle buone pratiche necessarie per indirizzarne le strategie di fondo, in particolare per i temi cruciali dello sviluppo locale, dei trasporti, delle infrastrutture (particolarmente rilevante nell'area che ospita il maggior porto commerciale d'Italia e uno il principale del Mediterraneo), del sistema formativo e del patrimonio agroalimentare.

Le province che hanno aderito sono Torino, Alessandria, Asti, Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli, Genova, Imperia, La Spezia, Milano, Brescia, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Mantova, Pavia, Varese, Parma e Piacenza.

Torino, Milano, Genova, Vercelli, Cremona, Piacenza, Como, Alessandria, Spezia e Brescia entrano nel CdA che lascia gli altri 5 posti a disposizione per le Uniocamere regionali, le Fondazioni bancarie e eventualmente anche per l'autorità portuale di Genova che hanno già manifestato l'intenzione di aderire.

Antonio Saitta senza polemizzare con chi ancora parla di soppressione per le Province ha sottolineato invece che "il nord ovest non si rappresenta attraverso le grandi città, ma con le Province che sono le migliori interpreti del cambiamento socio-produttivo che è intervenuto negli ultimi decenni e del policentrismo che caratterizza questa parte fondante della nazione".


Milano, 5 dicembre 2008