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Intervento del Presidente Penati nel dibattito sulle Province
Necessaria una riorganizzazione, non una generica abolizione

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Che qualche pezzo dello Stato debba tirare le cuoia, come scriveva domenica scorsa Gianluigi Paragone sulle pagine di Libero, non c’è dubbio.

La necessità di ridurre i costi della pubblica amministrazione è evidente a tutti e non è più rinviabile; in questo senso credo sia necessaria l’attuazione del federalismo fiscale e del Codice delle autonomie.

Il rischio però in questa corsa al risparmio è sacrificare anche quanto c’è di buono nell’attuale ordinamento degli enti locali.
Le Province sono enti sovracomunali con competenze specifiche, anche se poco note, difficilmente ascrivibili ad altri enti. Per questo non credo possano essere abolite con un colpo di spugna senza peggiorare l’efficienza del sistema degli enti pubblici.
Sono le Province che si occupano di viabilità, edilizia scolastica, ambiente, servizi per il lavoro, temi cruciali per la vita dei cittadini, che non possono essere liquidati come inutili.

Quello che è necessario non è una generica abolizione ma una riorganizzazione. Concordo con Libero che debba essere bloccato l’iter di creazione di nuove Province di piccole dimensioni, il cui territorio quasi coincide con quello del Comune di riferimento. Non vedo l’utilità di creare nuovi enti le cui funzioni sono già svolte da quelli esistenti. Questo è senz’altro uno spreco e come tale non ha ragion d’essere.

Ma questo non significa disconoscere l’utilità delle Province. Il percorso da seguire per migliorarne l’efficienza e ridurne i costi è un altro. Bisogna abolire gli enti intermedi, quali i consorzi, gli enti parchi, le agenzie territoriali, gli Ato delle acque e dei rifiuti, che sono proliferati negli ultimi anni moltiplicando i costi e peggiorando l’efficienza amministrativa e metterne in capo alle Province le competenze.
Questo porterebbe un risparmio maggiore dell’abolizione delle Province stesse, una migliore efficienza amministrativa, nonché una semplificazione dei sempre più farraginosi iter burocratici. Bisognerebbe, inoltre, abolire le prefetture le cui funzioni sono ormai superate e potrebbero essere in gran parte svolte dagli enti locali. Al loro posto si dovrebbe creare un palazzo del Governo dove riunire e rendere più efficienti gli uffici dello Stato.

Lavorare per una pubblica amministrazione efficiente è un dovere perché è un fattore di sviluppo; tutti infatti prendiamo ad esempio quei paesi in cui la burocrazia è ridotta al minimo e in cui i tempi delle risposte ai cittadini sono certi e celeri.
Il processo di semplificazione della pubblica amministrazione è centrale per il Paese, insomma, e non può non portare a compimento l’istituzione delle Città metropolitane, enti di governo di area vasta che non vanno ad aggiungersi a quelli già esistenti ma sostituiscono Province e Comuni capoluogo e ne assorbono le competenze. I nuovi enti avrebbero le funzioni delle Province, quali quelle relative a mobilità, ambiente, lavoro, sicurezza e quelle strategiche più importanti dei Comuni capoluogo e degli altri che ne fanno parte.
Questo vale per tutti quei territori, e la Provincia di Milano ne è l’esempio più significativo, che costituiscono un luogo in cui persone e imprese sono di fatto già legate da una rete di relazioni tali da costituire una comunità omogenea per interessi e caratteristiche.

Non è certo con una posizione conservatrice che si riconosce il ruolo delle Province e di questo sono così convinto che fin dal primo anno del mio mandato ho proposto che la Provincia di Milano scomparisse e fosse sostituita dalla Città metropolitana nella consapevolezza, maturata dall’incontro con le diverse comunità, che solo un nuovo ente con significativi poteri, responsabilità chiare e capacità decisionale potesse rispondere alle istanze di un territorio complesso e in rapido cambiamento come quello milanese. Cittadini e imprese lo chiedono da decenni; le istituzioni non possono continuare a ignorarlo.

Filippo Penati, Presidente della Provincia di Milano


Milano, 2 dicembre 2008