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Riunione Autonomie e Patto per lo sviluppo su FAS 2007-2013
Intervento del Presidente della Provincia di Cremona Giuseppe Torchio

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Riunione congiunta dell'Ufficio di Presidenza della Conferenza regionale delle Autonomie e del Patto per lo sviluppo - Milano, 26 giugno 2008


Intervento del Presidente della Provincia di Cremona, On. Giuseppe Torchio, delegato a rappresentare UPL - Osservazioni al Documento Unitario di Programmazione (DUP)


Dei 63 miliardi disponibili a livello nazionale, per 42 non è ancora stata definita la destinazione, è necessario verificare se la parte assegnata a Regione Lombardia pari ad euro 847 milioni di euro è stata considerata.

Esprimiamo innanzitutto perplessità per il fatto che il documento Unitario di Programmazione deliberato dalla Giunta Regionale a metà maggio sia portato in discussione soltanto adesso. Certamente sarebbe stato più utile e proficuo un confronto in fase di stesura del Documento, un confronto più volte richiesto da UPL ai diversi Tavoli e ribadito in specifiche note scritte.

Le risorse FAS dovrebbero essere utilizzate in maniera complementare a quelle dei Fondi Strutturali. Essendo stato avviato un confronto, sia nell’ambito del Programma Operativo Regionale (POR) Competitività che nell’ambito del POR Occupazione, ci attendevamo che nella stesura del Documento Unitario di Programmazione si tenesse in considerazione quanto concertato e condiviso nell’ambito dei suddetti tavoli, cercando con il FAS di intervenire laddove, per carenza di risorse, non sarà possibile farlo con i Fondi Strutturali.

Pur non essendo attribuito un importo finanziario a ciascun obiettivo specifico del DUP (ed ovviamente conoscere questo aspetto sarebbe rilevante per poter meglio declinare le osservazioni al Documento stesso), dalla lettura del documento emerge in prima istanza che le risorse FAS sono prevalentemente finalizzate alla realizzazione di investimenti già programmati e definiti dalla Regione con una rilevante concentrazione degli stessi in area milanese (es. Asse I DUP - rinnovo parco rotabili, sicurezza integrata, nuovo sistema tariffario…).
Tale concentrazione geografica ovviamente implica il venir meno della tanto auspicata integrazione con le risorse degli altri strumenti della Politica Comunitaria ed in particolare con il POR Competitività 2007-2013.
E’ vero che EXPO 2015 costituisce un elemento di raccolta degli interventi armonici realizzatati anche in ragione dell’asse alimentare, ma è altrettanto rilevante che la preparazione di EXPO metterà a dura prova la nostra capacità.

Un ulteriore elemento che riteniamo di porre all’attenzione di questo Tavolo è quello relativo alla scelta della modalità attuativa degli interventi (procedure negoziali, a bando, a titolarità regionale) che rappresenta un passaggio cruciale per conferire efficacia al Documento Unico di Programmazione e alla sua capacità di incidere sulle specificità delle diverse realtà lombarde.
UPL esprime la precisa indicazione di poter procedere nell’attuazione del contenuti del DUP attraverso processi concertativi, quale metodo pienamente coerente con la Legge regionale sulla Programmazione Negoziata. Tale forma di coinvolgimento finora ci sembra totalmente elusa, ad eccezione del percorso avviato dall’Autorità di Gestione del POR Competitività, dott. Ceccarelli, che ha avviato un confronto serrato con le Province per la definizione dei criteri e delle modalità di attuazione del Programma.
Ancora oggi ribadisco che le Province lombarde dovranno partecipare a pieno titolo all’elaborazione dei criteri e delle priorità della fase attuativa. In tale senso le Province sono pronte a confrontarsi con la Regione per definire al meglio il loro ruolo di “interlocutori privilegiati” sul territorio capaci di raccogliere le istanze delle molteplici espressioni del mondo economico, imprenditoriale, sociale ed istituzionale.

Riteniamo sia inoltre necessario che Regione Lombardia verifichi se il Governo abbia confermato le decisioni assunte sia nell’ambito della Programmazione Comunitaria che delle risorse FAS, che non possono essere messe in discussione, pena la totale perdita di credibilità di tutti e della capacità programmatoria di ciascuno.
In tal senso è importante che la Regione Lombardia chieda al Governo di confermare lo stanziamento degli 800 milioni di euro circa previsti come quota regionale, ma anche le risorse assegnate ai progetti strategici individuati a cui il CIPE ha già destinato risorse e che riguardano in misura significativa il territorio lombardo (450 milioni di euro per la realizzazione nel Centro-Nord del “Programma straordinario nazionale per il recupero economico- produttivo di siti industriali inquinati”; 180 milioni di euro al “Progetto Valle del Fiume Po).
(A seguito della replica del rappresentante del MISE Dott. Giuseppe Guerrini, si apprende con sollievo che questi ultimi stanziamenti sono stati preservati nel loro impiego. Ne parleremo il primo luglio con la Consulta delle 13 Province del Po).

On. Giuseppe Torchio
Presidente della Provincia di Cremona


Milano, 26 giugno 2008