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Tavolo urgente per questione trasporto studenti disabili
UPL chiede a Regione Lombardia chiarezza su competenza e risorse

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“Le Province lombarde, ancora una volta, si trovano al centro di un ormai consueto paradosso: non ricevono le risorse necessarie per svolgere importanti competenze e quando c’é una situazione di incertezza e confusione dei ruoli, ne vengono transitoriamente affidate loro delle nuove.”
Il Presidente dell’UPL Leonardo Carioni, si riferisce all’annosa questione del trasporto degli studenti disabili, da tempo in attesa di un’adeguata definizione, ancor più dopo i recenti pareri della Sezione lombarda della Corte dei Conti e del Consiglio di Stato che, pur riconoscendo sia la Regione a dover legiferare sulla materia, ritengono siano le Province a dover temporaneamente farsi carico del servizio.

“La doverosa premessa - sottolinea il Presidente UPL - è che per le Province lombarde la priorità è risolvere il problema e, con grande senso di responsabilità, siamo pronti a fare la nostra parte. Sia chiaro però che non ci possono essere funzioni senza risorse, tanto più quando i finanziamenti ci sono ma sono trasferiti ad altri.” Attualmente, infatti, “i fondi garantiti dal piano regionale del diritto allo studio per i servizi di trasporto degli studenti diversamente abili sono erogati direttamente ai Comuni, almeno per quelli fino a 7.000 abitanti (10.000 se montani, ndr).” Una contraddizione che Carioni definisce “inaccettabile, anche perché per organizzare il servizio in province medio grandi occorre prevedere una spesa almeno di 2 milioni di euro all’anno”.
“Tanto più che da anni - continua Carioni – si sostiene che il ruolo delle Province nei servizi alla persona è marginale ed invece, quando c’è bisogno, vanno bene anche in questo ambito”.

Le Province lombarde sostengono di avere motivazioni giuridiche e pronunce giurisdizionali che fanno legittimamente pensare che la competenza in quest’ambito non spetti a loro: “Ma non è questo il punto - sottolinea Carioni -, siamo convinti che il problema non si possa risolvere a livello di carta bollata e in forza di sentenze e pareri. Molto tempo fa ho rivolto a tutti i soggetti coinvolti, in primo luogo ai rappresentanti dei Comuni della Lombardia, l’invito a sederci a un tavolo per risolvere il problema. Ma nulla si è mosso. Ora la palla passa alla Regione - conclude il Presidente UPL -. Il 10 aprile ho scritto formalmente una nota all’Assessore Rossoni, in attesa di ricevere una risposta, UPL esaminerà la questione nel prossimo Consiglio Direttivo, in programma martedì 6 maggio a Cremona.”


Milano, 21 aprile 2008