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Audizione di UPL sul PDL 299 Norme in materia di spettacolo
In VII Commissione il 2 aprile l'Assessore milanese Daniela Benelli

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La VII Commissione del Consiglio regionale della Lombardia ha avviato l’istruttoria del PDL 299 “Norme in materia di spettacolo” di iniziativa della Giunta regionale.

Al fine di acquisire osservazioni e contributi nel merito, il Presidente della Commissione Daniele Belotti ha invitato, tra gli altri, UPL a partecipare alle consultazioni che avranno luogo il 2 aprile p.v. presso la sede del Consiglio regionale della Lombardia, a Milano, in Via Fabio Filzi 29.

In rappresentanza di UPL, interverrà in Commissione l'Assessore alla cultura, culture e integrazione della Provincia di Milano, Daniela Benelli.

La Lombardia, secondo i dati pubblicati nell’annuario SIAE del 2006, è la regione leader in questo settore con 425.818 giornate di spettacolo effettuate pari al 16,41% sul totale nazionale, 41.943.174 biglietti venduti pari al 18.63% sul totale nazionale e con una spesa al botteghino di 407.077.194,28 euro pari al 20,64% della spesa nazionale.

In Lombardia sono attivi 131 teatri di cui 5 Teatri di Tradizione e 62 compagnie di produzione teatrale, ogni anno i cittadini lombardi possono assistere a spettacoli musicali in oltre 450 luoghi (teatri, auditorium, chiese e chiostri ecc. disseminati su tutto il territorio regionale) il comparto audiovisivo nel 2005 contava oltre 2200 imprese pari al 19% delle imprese nazionali con 10.000 addetti pari al 39% del dato nazionale.

Secondo quanto indicato nelle premesse del PDL, "Le politiche pubbliche nel settore sono sempre state ispirate da una logica di tipo assistenzialista che se nei primi anni del dopoguerra poteva avere una sua ragione di essere con il passare del tempo ha perso qualsiasi giustificazione. E’ invece necessario che al settore dello Spettacolo venga riconosciuta una strategicità equiparabile ad altri settori dell’industria, della ricerca e dei servizi, cui destinare mirati investimenti".

Lo spettacolo, come chiarito nelle sentenze 255 e 256 del 2004 e 285 del 2005 della Corte Costituzionale, è da ritenersi materia concorrente.
Lo Stato quindi ha solo la competenza di approvare leggi di principi a cui le Regioni devono attenersi per adottare proprie normative. Lo Stato deve anche procedere al trasferimento alle Regioni delle risorse del Fondo Unico per lo Spettacolo fondo istituito con la legge 163 del 1985.

L’attuale normativa sullo Spettacolo in vigore in Regione Lombardia risale alla fine degli anni ’70, la legge per gli interventi in campo teatrale è del novembre 1977, quella in campo musicale risale al dicembre 1978 e quella in campo cinematografico all’aprile 1980.
Regione Lombardia intende ora raggruppare in un unico testo i tre ambiti che compongono il settore per dare un unico corpo alla normativa che risulta essere impostata come una sorta di legge quadro che demanda la sua attuazione ad atti amministrativi - delibere e decreti - con l’obiettivo di semplificare, snellire e rendere più efficace l’intervento regionale.
L’impianto della nuova legge è anche in grado di gestire i futuri trasferimenti delle risorse statali.

Tra i punti salienti e innovativi dell’intervento regionale, il PDL segnala:

 per i principi generali, si è voluto dare rilievo alla promozione delle iniziative della tutela dell’opera dell’ingegno musicale, teatrale, cinematografico e coreografico quale presupposto fondamentale per la continuità e lo sviluppo delle attività di spettacolo;

 La programmazione degli interventi sarà attuata attraverso una deliberazione – quadro triennale approvata dal Consiglio su proposta della Giunta. In attuazione della deliberazione triennale saranno programmati gli interventi annuali;

 Una novità importante dal punto di vista delle risorse finanziarie è la creazione di tre fondi dedicati solo allo Spettacolo: il Fondo Unico Regionale per lo Spettacolo nel quale confluiranno tutte le risorse di parte corrente destinate ai progetti, alle iniziative ed alle attività; un Fondo di rotazione destinato a finanziare progetti inerenti la produzione cinematografica, la ristrutturazione e l’adeguamento delle sale destinate ad attività di spettacolo; un Fondo di Garanzia al fine di facilitare l’accesso al credito delle imprese che operano nel settore;

 Individuazione di soggetti di rilevanza regionale il cui riconoscimento comporterà la possibilità di intraprendere in via prioritaria forme di collaborazione con la Regione;

 Un articolo è dedicato esclusivamente all’autorizzazione all’apertura e ristrutturazione di sale e arene cinematografiche,competenza trasferita alle Regioni ai sensi dell'art. 22 del d.lgs. 28/2004.

 Due articoli sono dedicati alle giovani generazioni. L’art. 15 ha come obiettivo la promozione e il sostegno all’accesso di nuovi soggetti al sistema dello spettacolo, con incentivi sia alle imprese giovanili sia a quei soggetti con attività consolidate che si adoperano per il ricambio generazionale del personale tecnico ed artistico. L’art. 16 ha come scopo l’educazione e la formazione dei giovani alla cultura dello spettacolo attraverso il sostegno a rassegne, festival e laboratori ed attraverso la promozione di progetti formativi in collaborazione con scuole, accademie,conservatori, università, enti teatrali e di altri soggetti qualificati che operano nell’ambito dello spettacolo.


Milano, 31 marzo 2008