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Filippo Penati Vicepresidente vicario dell'Unione Province d'Italia
Eletto dal Direttivo riunito il 6 marzo per il documento ai candidati premier

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Il Presidente della Provincia di Milano, Filippo Penati, è il nuovo Vice Presidente Vicario dell’Unione delle Province d’Italia. La nomina è stata ratificata oggi, nella riunione del Consiglio direttivo dell’Associazione.

“Penati porta nuova forza all’interno dell’Associazione – ha commentato il Presidente dell’Upi, Fabio Melilli – e la sua esperienza alla guida di una delle più grandi Province italiane potrà aiutarci anche ad affrontare meglio il dibattito sulle riforme e sullo sviluppo del Paese”.

“Sono orgoglioso di questo incarico – ha detto il Presidente Penati - e ringrazio il Presidente Melilli per avermelo proposto e il Consiglio Direttivo che oggi ha accolto con favore la notizia della nomina. Il mio impegno sarà quello di portare un contributo al dibattito legato alla valorizzazione delle aree metropolitane come centri dello sviluppo del Paese e ai temi del federalismo fiscale e della finanza locale”.

Penati sostituisce il Presidente della Provincia di Siracusa, Bruno Marziano, che ha terminato il suo mandato alla guida dell’Ente siciliano, e a cui il Consiglio direttivo e la Presidenza dell’Upi hanno voluto oggi rivolgere un caloroso ringraziamento per il prezioso lavoro svolto fino ad oggi per l’Associazione e per le Province.
Al Presidente Penati sono giunte le congratulazioni del Presidente UPL Leonardo Carioni e di tutta l'Unione Province Lombarde per l'importante incarico.

Nel corso del Direttivo dell'Upi, é stato approvato un documento (condiviso anche dall'Anci), con le proposte e le priorità che le due associazioni presenteranno ai candidati premier.

Rinnovare le istituzioni, per arrivare ad una semplificazione del sistema che consenta di ridurre i costi della politica, è il primo degli obiettivi indicati dalle Associazioni, che chiedono un riordino complessivo con il trasferimento di tutte le funzioni amministrative a Comuni e Province e l’eliminazione di tutte le sovrastrutture (ATO, Consorzi, enti strumentali, agenzie).
Perché questa razionalizzazione delle istituzioni possa concretizzarsi, è necessario assicurare la piena attuazione del federalismo fiscale, in modo da garantire a Regioni, Comuni e Province la certezza delle risorse necessarie per l’utilizzo delle funzioni.

Dare impulso allo sviluppo è la seconda grande priorità avanzata da Anci e Upi: uno sviluppo sostenibile, che si concentri sulla promozione di nuove politiche energetiche, che si ponga l’obiettivo di fare muovere il Paese in modo sicuro, efficiente e pulito, e che investa non solo sulle infrastrutture materiali, ma anche su quelle immateriali.

Una attenzione determinante è riservata alla scuola - per cui si chiede un piano straordinario di ammodernamento delle infrastrutture che metta in condizione gli enti locali di investire sul futuro del Paese – e alle politiche per il lavoro – che secondo Anci e Upi devono essere strettamente legate alle politiche dell’istruzione e della formazione professionale, integrando gli strumenti per l’orientamento, l’emersione e i il reimpiego.

Il documento si chiude con la richiesta di una ristrutturazione del welfare locale che riconosca in capo ai Comuni un ruolo unico di regia e di coordinamento che consenta di razionalizzare le risorse e migliorare i servizi e le prestazioni.

A partire da domani il documento sarà inviato a tutti i partiti politici, con la richiesta di un incontro tra Anci, Upi e i candidati premier.


10 marzo 2008