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PdL Governo della rete degli interventi e dei servizi alla persona
Posizione UPL dopo riunione del Gruppo Politiche sociali il 14 febbraio

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Presso la Sala Riunioni della Direzione Centrale Affari sociali di Viale Piceno 60, a Milano, ha avuto luogo il previsto incontro del Gruppo di Lavoro UPL “Politiche sociali”.

All’incontro hanno partecipato il Coordinatore del Gruppo, l’Assessore della Provincia di Milano Ezio Casati, con i Dirigenti Claudio Minoia e Paolo Formigoni, gli Assessori delle Province di Bergamo (Bianco Speranza, con Fiorenza Bandini), Cremona (Anna Maria Rozza), Lecco (Guido Agostoni), Lodi (Mauro Soldati), Pavia (Annita Daglia, con il Dirigente Maddalena Viola), oltre al funzionario della Provincia di Varese Maria Vittoria Della Canonica e, per UPL, il Responsabile della Segreteria Tecnica Dario Rigamonti.

L’incontro é stato convocato dal Coordinatore Casati per esaminare il Progetto di legge regionale “Governo della rete degli interventi e dei servizi alla persona in ambito sociale e sociosanitario” nella versione approvata dalla III Commissione “Sanità e Assistenza” del Consiglio regionale della Lombardia nella seduta del 24 gennaio 2008 – a seguito dell’esame abbinato dei PdL n. 212, 221 e 232 – trasmessa dagli uffici della Conferenza regionale delle Autonomie alla Direzione UPL.

Il Gruppo ha concordato l'invio di una nota UPL all’Assessore regionale Abelli, al Presidente del Consiglio Albertoni, alla Presidente della III Commissione Peroni, ai Capi Gruppo e, per conoscenza, ai Presidenti delle Province lombarde e ad ANCI Lombardia, per modificare il ruolo e le competenze delle Province così come espresse attualmente agli articoli 12 e 18 del PdL.

UPL riscontra positivamente qualche novità all’art. 12 che prevede azioni propositive e di supporto alla programmazione locale dei Comuni. Tali novità sono tuttavia contraddette dal ruolo riduttivo riservato alle Province all’interno della programmazione e dell’attuazione dei Piani di Zona.

In particolare, si ritiene discutibile la formulazione prevista al comma 4 e al comma 7 dell’art. 18.

Più nel dettaglio, si chiede che venga omesso, al comma 4 dell’art. 18, il termine “eventuale” riferito alla partecipazione della Provincia all’approvazione del Piano di Zona e che sia più corretto dal punto di vista istituzionale anteporre la presenza delle Province a quella del terzo settore.

Si ritiene inoltre del tutto inadeguato il ruolo affidato alle Province sul tema previsto all’art. 18.
Più nello specifico, i termini “qualora ritenuto opportuno” del comma 7 rappresentano in maniera distorta ed inefficace la positiva collaborazione in atto tra Province e Comuni nelle fasi di programmazione e gestione del Piano di Zona; pertanto, se ne richiede la soppressione.

Dopo l’esperienza effettuata nelle fasi di programmazione ed attuazione del secondo ciclo di vita dei Piani di Zona, si é giunti alla convinzione che la positiva collaborazione interistituzionale non possa essere lasciata alla valutazione di opportunità caso per caso.

Le Province sottolineano l’importanza del loro ruolo istituzionale e del loro pieno coinvolgimento (non facoltativo) nei Piani di Zona.

Qualora si ritenesse di non voler aderire a questa richiesta, UPL invita a valutare le ricadute possibili nei rapporti istituzionali in atto, spesso supportati anche da investimenti da parte delle Province e resta in attesa di eventuali ulteriori momenti di confronto, se ritenuti opportuni anche nelle fasi avanzate di discussione del PDL.


Milano, 15 febbraio 2008