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Presentato il Progetto di legge Statuto d'Autonomia della Lombardia
Incontro a Mantova con i Presidenti dei Consigli provinciali della Lombardia

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Riforme e Statuto: a Mantova il Presidente del Consiglio regionale della Lombardia, Ettore Adalberto Albertoni e il Presidente della Commissione Statuto, Giuseppe Adamoli, hanno incontrato i Presidenti dei Consigli Provinciali di Bergamo (Emilio Mazza), Brescia (Paola Vilardi), Cremona (Roberto Mariani, Coordinatore della Consulta), Lodi (Giovanni Pagani), Milano (Vincenzo Ortolina), Pavia (Luigi Bassanese) e Varese (Anna Maria Martelossi), oltre a Laura Pradella, Presidente del Consiglio provinciale di Mantova.

Proprio Laura Pradella ha dato il via ai lavori, ringraziando i Presidenti Albertoni e Adamoli per la loro presenza ed esprimendo orgoglio e soddisfazione, anche a nome del Consiglio provinciale, per avere organizzato e ospitato a Mantova il primo incontro pubblico sul nuovo Statuto regionale, dopo la presentazione formale del relativo Progetto di legge da parte del Presidente Adamoli.

Anche il Presidente Albertoni ha espresso soddisfazione per come sta procedendo la fase costituente che si è aperta in Lombardia per la revisione dello Statuto, della nuova legge elettorale e del regolamento interno del Consiglio: “Siamo ormai al traguardo. Il Presidente Adamoli mi ha trasmesso il 21 dicembre del 2007 il progetto di legge sul nuovo Statuto regionale e io ho già attivato i canali legislativi per assegnare il testo alle Commissioni competenti che dovranno vagliare il provvedimento che poi dovrà andare all’attenzione dell’Assemblea legislativa per la sua approvazione definitiva entro il prossimo 31 marzo”.
Il Presidente Albertoni, accompagnato anche dal Vicepresidente del Consiglio Regionale Enzo Lucchini e dal Consigliere regionale mantovano Carlo Maccari, ha parlato di ”momento importante”.
"Dopo la riforma costituzionale", ha detto Albertoni – c’è stata nel nostro Paese una corsa fra le Regioni per arrivare prima a depositare il nuovo Statuto. Ma il problema non era quello di tagliare il traguardo per primi. Piuttosto, e noi ci siamo riusciti, quello di cercare di tirare fuori dalla riforma costituzionale del 2001 il meglio del sistema federalista e delle spinte autonomistiche. Il nuovo Statuto rappresenta, nel campo delle riforme, il terzo passaggio che la Lombardia fa. Prima infatti ci sono state una risoluzione con la richiesta di condizioni particolari di autonomia in 12 ambiti e una proposta di legge al parlamento sul federalismo fiscale, sulla base del principio costituzionale della compartecipazione dei territori alla ricchezza prodotta, con la quale abbiamo chiesto al Parlamento di trattenere l’80% dell’Iva e il 15% dell’Irpef nonché le accise sulle benzine e le imposte sui giochi e i tabacchi”.

Anche il Presidente della Commissione Statuto Giuseppe Adamoli ha parlato di “fase costituente lombarda” e associato il nuovo Statuto alla “nuova Lombardia”.
“La nuova carta - ha spiegato Adamoli illustrando alcuni punti del nuovo Statuto – darà alla Lombardia un Consiglio regionale forte e autorevole. Il Presidente continuerà ad essere eletto direttamente dal popolo, ma l’Assemblea legislativa, il nostro parlamento regionale eletto anch’esso dal popolo, si occuperà della verifica e della valutazione delle leggi.
Su alcuni atti importanti viene introdotta la maggioranza qualificata e sono previsti passaggi anche nelle Commissioni per quanto riguarda i Regolamenti la cui predisposizione è in capo alla Giunta.
Per quanto riguarda le cariche di Aziende ospedaliere, Asl e altri enti o società regionali, le nomine continueranno ad essere di competenza della Giunta e del suo Presidente, ma i prescelti saranno sottoposti ad audizioni da parte delle rispettive commissioni di competenza”.

“La voce della Lombardia non deve e non può più non essere ascoltata – ha affermato il Vice Presidente del Consiglio Regionale della Lombardia Enzo Lucchini (FI)- e il nuovo Statuto dovrà esprimere profondamente e compiutamente la rivendicazione di più competenze e maggiore autonomia avanzata dal popolo lombardo. Da più parti viene sollevata la necessità di dare maggiori poteri ai parlamenti regionali, ma l’autonomia finanziaria, patrimoniale e organizzativa sono fondamentali per garantire anche l’autonomia legislativa”.
Lucchini ha quindi puntato l’attenzione sulla necessità di cambiare i regolamenti regionali, “che devono garantire tempi certi, razionalizzazione delle procedure e qualità degli strumenti lavorativi, condizioni essenziali anche per la riduzione dei costi della politica”.

Sussidiarietà e prospettiva europea sono stati infine i due aspetti su cui si è concentrato nel suo intervento il Consigliere regionale mantovano Carlo Maccari (AN): “Dobbiamo elaborare – ha detto – uno Statuto in cui tutte le componenti della società civile lombarda possano riconoscersi e sentirsi rappresentate, con uno sguardo rivolto all’Europa. Siamo consapevoli che sullo scenario continentale la Lombardia può e deve recitare un ruolo di traino non solo economico ma anche sociale e culturale”.

Domani pomeriggio, alle ore 14.30, é in programma la prima riunione del 2008 della Commissione Statuto; come nelle precedenti, sarà presente anche una rappresentanza di UPL.


Milano, 14 gennaio 2008