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IV Congresso nazionale del Po dal 23 al 24 novembre
A Piacenza l'evento organizzato dalla Consulta delle Province del Po

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Gli ultimi 15 anni hanno segnato una sempre maggiore attenzione al tema dei fiumi, a partire dal convegno che si tenne a Piacenza nel 1988 (“Po, Arno, Adige e Tevere. Le Amministrazioni provinciali ed il futuro dei grandi fiumi”).

Da allora, infatti, si è sviluppata una intensa attività legislativa che ha portato alla definizione di nuovi organismi ed ultimamente ad accrescere il peso delle Regioni nella gestione del fiume.
Man mano, in particolare per quanto riguarda il bacino del Po, si è preso coscienza della gravità della situazione del fiume e dei problemi che un uso dissennato delle risorse fluviali può rappresentare anche in termini di sicurezza delle popolazioni e dei loro beni. Ed è anche altresì cresciuto l’interesse per gli usi turistici e del tempo libero che al fiume potevano essere collegati.
Questa nuova sensibilità è stata colta dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi che, nel corso della sua visita a Cremona nel novembre 2005, ha rimarcato la necessità di una decisa iniziativa per la salvaguardia e la valorizzazione delle risorse del Po anche ai fini dello sviluppo del Paese.
Su una analoga posizione anche l’VIII Commissione della Camera dei deputati che, commentando il protocollo d’intesa tra le 13 Province del Po e l’Autorità di bacino, ha affermato che “La mancanza di un progetto complessivo sul futuro del Po che dia organicità agli interventi, dovrà essere colmata dallo stesso Parlamento luogo nel quale questa grande questione nazionale può trovare una propria forma organica, moderna, adeguata al nuovo modello di sviluppo di cui il nostro Paese avverte con crescente chiarezza l’urgenza”.
Si vengono perciò a creare le condizioni per l’avvio di una riflessione complessiva sul tema del rapporto tra il fiume ed il territorio padano, nei suoi vari aspetti: dall’ambiente alla sicurezza, alla fruibilità.
Da qui la proposta del IV congresso nazionale del Po come momento di confronto a 360° di tutte le componenti istituzionali e non che con il fiume hanno rapporto.
Il primo congresso si tenne a Piacenza nel 1927 ed i due successivi si tennero rispettivamente nel 1971 a Mantova e nel 1985 a Milano e Ferrara; il Congresso del 2007 sarà un momento di grande confronto tra tutte le componenti istituzionali e sociali.

Il Congresso é organizzato dalla Consulta delle Province del Po, un organismo volontario al quale aderiscono le Province di Cuneo, Torino, Vercelli, Alessandria, Pavia, Lodi, Piacenza, Cremona, Mantova, Parma, Reggio Emilia, Ferrara e Rovigo. La Provincia di Modena è invitata permanente alle riunione della Consulta.
Scopo della Consulta è quello di coordinare le politiche territoriali delle Province rivierasche del Po, definire concordemente iniziative per la valorizzazione del fiume e delle sue risorse, chiamare tutti i soggetti istituzionali ad un confronto non settoriale sulle problematiche del bacino.
La Consulta è nata nel 1993 a Piacenza.
Nel 1999 ha promosso l’Accordo di programma per la valorizzazione del fiume Po, siglato, oltre che dalle 13 Province della Consulta, dal Ministero del turismo e dalle Regioni Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna e Veneto.
Nel 2005 è stato siglato il protocollo d’intesa con l’Autorità di bacino PER LA TUTELA E LA VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO E LA PROMOZIONE DELLA SICUREZZA DELLE POPOLAZIONI DELLA VALLE DEL PO.
La Consulta ha sede presso la Provincia di Piacenza ed è presieduta dal Presidente della Provincia di Piacenza, Gianluigi Boiardi.

Il programma delle due giornate e degli eventi collaterali é on line all'indirizzo www.IVcongressonazionaledelpo.it.


Milano, 19 novembre 2007