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L'allarme delle Province Lombarde alla Conferenza per il DPEFR
Il Consiglio Direttivo UPL al Pirellone: Senza misure urgenti sarà crisi!

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“I bilanci delle Province sono ingessati e non sono più in grado di reggere il passo dei crescenti costi di gestione e programmazione di sviluppo. Qualora il Documento di Programmazione Economico-Finanziaria Regionale non indicasse i primi provvedimenti urgenti questa situazione non solo diventerebbe cronica, ma potrebbe addirittura pericolosamente peggiorare” sintetizza così il Presidente dell’Unione Province Lombarde (UPL), Leonardo Carioni, il contributo dell’UPL in merito al DPEFR 2008-2010, sottoposto oggi all’attenzione della Regione in occasione della Conferenza Regionale delle Autonomie Locali tenutasi a Palazzo Pirelli.

“Nonostante le istituzioni provinciali vadano sempre più delineandosi come enti di area vasta, con un preciso ruolo di governance in fatto di mobilità, istruzione e ambiente - sostiene Carioni a nome di tutti i Presidenti lombardi -, assistiamo ad un progressivo «sfarinamento» delle loro competenze. Questo perché sono costrette a lavorare in settori dispersi e gravati da una confusa sovrapposizione con altri livelli di governo, trovandosi schiacciate fra Stato e Comune prima e fra Regione e Comune poi.” Dello stesso parere di Carioni anche l’Assessore della Provincia di Milano, Daniela Gasparini, che afferma: “Deve esserci pari dignità fra Stato, Regione, Province e Comuni. Le competenze, poi, devono essere chiare e ben definite per evitare sovrapposizioni di ruoli, così che a ciascun Ente siano conferite precise responsabilità."

Una situazione critica, determinata anche dalle difficoltà derivate dall’attuale configurazione del Patto di Stabilità e dalla mancata crescita strutturale delle entrate tributarie proprie delle Province che, sottolinea Carioni, “coprendo circa la metà del bilancio corrente, sono insufficienti a finanziare il crescente aumento di spesa corrente, dovuto in gran parte a fattori inflattivi”.

A tutto ciò, in linea con la recente rivendicazione di nuove competenze da parte della Regione Lombardia nei confronti del Governo, si aggiunge l’attesa di un “compiuto federalismo fiscale che, insieme al nuovo ordinamento dei poteri locali, ponga rimedio ai problemi della finanza locale.” A tal proposito UPL chiede sostegno alla Regione perché si ottengano: l’estensione alle Province del principio di dinamicità della compartecipazione IRPEF, l’abrogazione del sistema di Tesoreria Unica con graduale accreditamento ai Tesorieri degli Enti Locali delle somme pregresse dovute dallo Stato ancorché cadute in perenzione amministrativa e, soprattutto, l’assegnazione delle risorse necessarie ad una vera e propria azione di federalismo fiscale, onde evitare lo stillicidio referendario per il passaggio ad altre Regioni confinanti a Statuto speciale in ragione delle più forti dotazioni di risorse economiche.

L’UPL, quindi, chiede con urgenza alla Regione Lombardia di applicare alcune misure in modo da “non costringere le Province a metter mano nelle tasche dei propri cittadini, già sufficientemente svuotate da troppi dazi e balzelli”, afferma Carioni. Tra i provvedimenti ritenuti improrogabili: l’allineamento dei trasferimenti statali e regionali al tasso d’inflazione degli ultimi sei anni, l’indicizzazione dei nuovi importi così calcolati per gli anni 2008-2009-2010 sulla base dell’inflazione programmata e il pagamento della quota regionale di IVA sul Trasporto Pubblico Locale (TPL), che non viene pagata dal 1 gennaio 2007.

Infine, non dimenticando la possibilità che il rispetto del Patto di Stabilità nell’immediato futuro sia sancito e verificato su base regionale, UPL auspica che la Regione intervenga nei confronti dello Stato affinché si considerino irrilevanti, ai fini del Patto di stabilità, gli avanzi d’amministrazione attualmente non utilizzabili e venga eliminato l’obiettivo di cassa, fermo restando il rispetto della previsione di competenza, che rimarrebbe il requisito fondamentale per la legittimità dei Bilanci.


Milano, 13 luglio 2007