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Audizione di UPL sul PDL 211 Agriturismo il 23 aprile a Milano
In IV Commissione interverrà per UPL il Coordinatore Agricoltura Toscani

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Con lettera del 17 aprile, trasmessa a mezzo telefax il giorno successivo, il Presidente della IV Commissione Attività produttive del Consiglio Regionale della Lombardia, Carlo Saffioti, rende noto che l'audizione di ANCI Lombardia, UPL e UNCEM sul Progetto di legge regionale n. 211 "Disciplina regionale dell'agriturismo", inizialmente programmata per il 19 aprile, avrà luogo lunedì 23 aprile, alle ore 15.30, presso la sede del Consiglio regionale in Via Fabio Filzi 29.

All'incontro, interverrà, in rappresentanza di UPL, il Coordinatore del Gruppo di Lavoro UPL "Agricoltura", l'Assessore della Provincia di Cremona Giorgio Toscani che, insieme ai colleghi Assessori delle altre Province, ha avuto modo nello scorso dicembre di esaminare il testo del PDL, proposto dal Vicepresidente e Assessore all'agricoltura della Regione Lombardia Viviana Beccalossi, in sede di Tavolo interistituzionale.

Le Province lombarde hanno già inviato a suo tempo osservazioni al testo di legge.

La Provincia di Sondrio, ad esempio, ha rilevato, in relazione all'art. 6 comma 2, che gli ampliamenti dovrebbero essere autorizzati esclusivamente per adeguamenti igienico-sanitari, superamento delle barriere architettoniche o creazione di locali tecnologici e che permettendo “ampliamenti proporzionati alla potenzialità agrituristica”, da un piccolo immobile rurale esistente si potrebbe ottenere un grande (e nuovo) agriturismo.

Per quel che concerne l'art. 13 comma 1, l’attività di controllo effettuata dalla provincia dovrebbe riguardare esclusivamente la connessione con l’azienda agricola; il controllo “del rispetto dell’utilizzo prevalente dei prodotti propri” dovrebbe avvenire “avvalendosi della collaborazione di altri Enti”; é stato infatti verificato, dai controlli condotti negli anni precedenti, come il controllo della prevalenza abbia notevoli implicazioni di carattere fiscale. Inoltre, l’incremento della tipologia dei prodotti che rientrano nel calcolo della “prevalenza” (con l’inclusione di prodotti extra aziendali) rende oggettivamente ancor più difficoltosa l’attività di controllo. La collaborazione con altri Enti permetterebbe di effettuare controlli più seri e con risultanze più certe.

La Provincia di Lecco ha invece formulato osservazioni in relazione all'art. 2, comma 2 (con la richiesta di precisare quali attività siano escluse o quali prevede (per esempio il catering), all'art. 4 comma 3 (esame e corso), all'art.5 comma 7 (prezzo massimo per i pasti), all'art. 6 comma 3 (vincolo di destinazione da mantenere in caso di ampliamenti), all'art. 15/h (locali connessi all’attività principali).

Altre osservazioni saranno formulate nel corso dell'incontro.


Milano, 20 aprile 2007