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Comunicato stampa in esito al Consiglio Direttivo di Milano
Richiesta di competenze definitive e di modifiche alla Finanziaria

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Milano 14 febbraio – “Vogliamo competenze ben definite, non intendiamo accettare supinamente che Regione e Governo decidano senza tener conto delle nostre obiezioni consentendo alle Associazioni di Categoria, come capita per le Infrastrutture, di scavalcarci. I ruoli devono essere ben definiti.” Leonardo Carioni, Presidente dell’Unione Province Lombarde, apre così la conferenza stampa tenutasi oggi a seguito del Consiglio Direttivo di UPL.

Dall’incontro fra gli Amministratori lombardi è emersa una certezza: l’obiettivo di miglioramento dei saldi per il 2007, e quindi anche quello del rispetto del Patto di Stabilità, è impossibile, soprattutto a causa delle difficoltà derivanti dalla gestione di cassa.

Una delle principali richieste di UPL, infatti, è di limitare l’obiettivo di miglioramento dei saldi a quelli di spesa corrente e, conseguentemente, di eliminare la procedura per il mancato rispetto del Patto. A questo proposito il parere di UPL è unanime: per le Province lombarde limitare ulteriormente il livello di indebitamento, già storicamente contenuto, è assai più penalizzante rispetto alle altre realtà locali. “Non potremo assumere nuovi mutui - sottolinea Carioni - dovremo rinunciare a nuovi investimenti e le conseguenze saranno gravi per lo sviluppo dell’intero Paese.”

Il bilancio delle Province risulta strutturalmente deficitario e le entrate sono in leggera ma costante flessione. Le Province più virtuose sono quelle più penalizzate; “è paradossale - sottolinea Carioni - proprio per aver rispettato il patto di stabilità nel 2006, queste istituzioni si sono trovate costrette a bloccare i pagamenti negli ultimi mesi, con conseguente sofferenza degli operatori economici e con difficoltà che si ripercuoteranno sul bilancio 2007.”

Uno dei problemi più stringenti rimane, inoltre, la mancata attuazione del federalismo fiscale, come ricorda Carioni: “Le deleghe statali e regionali non solo forniscono risorse limitate e non aggiornate, ma sono in costante diminuzione. Affidare alle Province la gestione delle strade statali sul loro territorio, ad esempio, significherebbe risparmiare sia in termini di tempi che di denaro. Basti pensare che 1 mq di asfalto posato dalle Province costa un terzo del corrispettivo posato dall’Anas.”

Di qui le proposte per superare le difficoltà incontrate dalle Province, tra le più importanti: rendere neutre le alienazioni di beni mobili e immobili, le partecipazioni azionarie, le spese in conto capitale finanziate con l’avanzo 2006, i pagamenti per restituzione allo Stato di somme non recuperate sui trasferimenti erariali e gli ammortamenti. Inoltre, secondo UPL, è necessario dilazionare in 15 anni la restituzione allo Stato da parte di alcune Province (tra cui Bergamo, Brescia e Milano) degli introiti legati a R.C. Auto e personale A.T.A., fare chiarezza rispetto ad alcune norme della Finanziaria 2007 ed eliminare alcune norme della Finanziaria, come la procedura per il mancato rispetto del Patto.

Oltre alle considerazioni in merito alla Finanziaria 2007, nel corso del Direttivo di oggi sono stati trattati altri due delicati temi che coinvolgono le Province: il Programma Operativo di Competitività e la modifica della legge regionale 12/2005 per il governo del territorio. Per entrambe le questioni UPL chiede all’unanimità un confronto con la Regione Lombardia.

Il Programma Operativo di Competitività, in particolare, prevede una dotazione finanziaria per il periodo 2007-2013 pari a 532 milioni di euro che, a differenza della scorsa programmazione, interesserà l’intero territorio di ciascuna Provincia. Per questo l’intento è quello di identificare al più presto le modalità attuative del Programma, gli assi di intervento e la loro declinazione nei diversi ambiti territoriali, al fine di favorire l’effettiva integrazione tra i Fondi e uno sviluppo del territorio in gardo di massimizzare le risorse finanziarie disponibili.


Milano, 14 febbraio 2007