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Programmazione comunitaria 2007 - 2013 in Lombardia
Richiesta UPL di un incontro con la Regione

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La programmazione comunitaria 2007-2013 rappresenta, per i prossimi anni, un’importante opportunità di sviluppo per il territorio lombardo, tale da indurre gli Enti locali a considerare i relativi fondi comunitari come parte fondamentale della propria programmazione, anche in relazione alla continua riduzione di risorse pubbliche con cui gli Enti locali ogni anno sono costretti a confrontarsi.

Al di là del Piano di Sviluppo Rurale, che è stato oggetto di un’interlocuzione specifica e diretta tra Regione e Province lombarde, sul resto di tale programmazione non vi sono state effettive occasioni di confronto, al di là della prima formale presentazione a novembre 2006, della successiva trasmissione di una nuova versione aggiornata a dicembre e dell’incontro del 9 gennaio 2007, in sede di Ufficio di Presidenza della Conferenza regionale delle Autonomie congiuntamente al Tavolo di Segreteria per il Patto per lo sviluppo.

Nel frattempo, le Province lombarde hanno avviato all’interno di UPL un esame e, dopo le prime osservazioni formulate dalle singole Province, il 5 di febbraio si sono riuniti i Gruppi di Lavoro UPL “Lavoro e formazione professionale” e “Attività produttive, commercio e servizi”, che hanno esaminato rispettivamente il P.O.R. Occupazione e il P.O.R. Competitività, mentre ieri i due documenti sono stati oggetto di confronto da parte dei Presidenti delle Province, in sede di Consiglio Direttivo.

Di fatto, gli uffici regionali della Segreteria della Conferenza hanno il 14 febbraio inviato “le bozze tecniche dei P.O.R. FESR ed FSE integrate rispetto alla versione presentata in Giunta il 2 febbraio u.s.”, con l’indicazione che nella giornata del 15 febbraio, in sede congiunta di Conferenza e patto per lo sviluppo, sarebbero state “illustrate le eventuali ulteriori variazioni frutto delle osservazioni/indicazioni della Commissione UE”.

Nel merito, pur nell’incertezza dei contenuti precisi dei due Documenti, sul P.O.R. occupazione, il Consiglio Direttivo riunito il 14 febbraio ha condiviso le prime indicazioni degli Assessori che, anche alla luce dei rapporti Regione-Province – conseguenti all’entrata in vigore della l.r. 22/06 in materia di mercato del lavoro ed alla imminente approvazione di un’apposita Legge regionale in materia di formazione professionale – hanno rivolto, con lettera dell’8 febbraio, all’Assessore Rossoni la richiesta di attivare con urgenza un confronto politico specifico sulle prospettive di lavoro comune e di convocare tempestivamente un incontro mirato, in modo da definire un quadro di intesa su cui sia possibile attivare specifici gruppi di lavoro a livello tecnico. Al riguardo UPL ha espresso apprezzamento per il pronto riscontro dell’Assessore Rossoni.

Il Consiglio Direttivo ha ritenuto inoltre che particolare attenzione debba essere riservata ai singoli Assi, ad esempio quello per l’inclusione sociale.

Gli Assessori alle attività produttive, da parte Loro, sono pervenuti ad analoga conclusione sul Programma Operativo Competitività. L’occasione è ulteriormente importante se si considera che, a differenza della scorsa programmazione, l’intero territorio regionale, e dunque l’intero territorio di ciascuna provincia, è ammissibile al Programma e quindi beneficiario delle risorse.

E’ per questo importante avviare, quanto prima, anche su tale P.O.R. un confronto fra Regione Lombardia, UPL e ANCI Lombardia, al fine di meglio definire i contenuti del Programma ed il ruolo che gli Enti Locali, e le Province in particolare in quanto indicate come soggetti intermedi, possono giocare nell’attuazione dello stesso.

La scelta della modalità attuativa e degli strumenti per l’accesso ai fondi (gare, avvisi e procedure negoziali e concertative) rappresenta infatti il passaggio cruciale per conferire efficacia al Programma e alla sua capacità di incidere sulle specificità delle diverse realtà lombarde. La scelta di procedere attraverso processi concertativi, oltre che auspicabile, sarebbe coerente con la Legge regionale sulla Programmazione Negoziata, che conoscerebbe in questo modo un’importante implementazione.

A questo proposito, a parere del Direttivo UPL, le Province lombarde dovranno partecipare a pieno titolo all’elaborazione dei criteri e delle priorità della fase attuativa e nell’individuazione successiva dei soggetti ammissibili.

Oltre che sulle modalità attuative, a parere del Direttivo, sarà importante avviare un confronto sulla declinazione dei singoli Assi di intervento, in particolare:

- per l’Asse “Innovazione” indicando anche le Province quali soggetti beneficiari e con un ruolo attivo nella definizione dei criteri che tengano conto delle diverse specificità del tessuto produttivo;
- per l’Asse “Energia” dove è presente il solo riferimento al teleriscaldamento ma non alle altre fonti rinnovabili, disattendendo quindi l’importante opportunità di incentivare specificatamente per ogni territorio, lo sfruttamento delle risorse locali attraverso le quali produrre energie da fonti rinnovabili. Al riguardo il Governo si è impegnato nella rassegna Vegetalia alla realizzazione in Lombardia del distretto agroenergetico nazionale anche a seguito della leadership acquisita attraverso massicci investimenti di operatori privati ed aziende pubbliche del settore. E’ pertanto auspicabile la convergenza degli interventi comunitari, statali e regionali per evitare le ripercussioni finanziarie derivanti dal mancato rispetto degli standard previsti dal PEN;
- per l’Asse “Tutela e valorizzazione del patrimonio naturale e culturale” indicando un esplicito riferimento di raccordo con i Sistemi Turistici Locali ed i GAL;
nonché per “l’Assistenza Tecnica”, destinando una parte delle risorse relative a quest’ultima anche alle Province, come conseguenza del ruolo riconosciuto di soggetto intermedio.

Infine, vista la concomitante definizione di diversi Programmi (PO Competitività, PO Occupazione, Programma di Sviluppo Rurale), sarà importante identificare modalità attuative in grado di consentire l’effettiva integrazione fra i Fondi al fini di favorire uno sviluppo integrato del territorio in grado di massimizzare le risorse finanziarie disponibili, anche in previsione della destinazione delle risorse FAS e del fondo infrastrutture.

Per meglio approfondire queste tematiche, anticipate il 15 febbraio, su preciso incarico del Direttivo UPL, dal Presidente Torchio in sede di riunione congiunta dell’Ufficio di Presidenza della Conferenza regionale delle Autonomie e del Tavolo di Segreteria per il Patto per lo sviluppo, il Presidente UPL ha quindi richiesto al Presidente Formigoni uno specifico incontro con la Regione entro la data di approvazione definitiva dei P.O.R. (che nella citata riunione è stata ipotizzata il 28 febbraio), al fine di poter definire proposte operative in grado di accrescere le ricadute complessive della Programmazione 2007-2013.


Milano, 15 febbraio 2007