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Consultazione IV Commissione consiliare regionale sul PdL 199
L'11 gennaio a Milano sarà presente, per UPL, il Coordinatore Ezio Zani

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Con nota prevenuta il 14 dicembre 2006, il Presidente della IV Commissione "Attività produttive" del Consiglio Regionale della Lombardia ha invitato UPL ad intervenire alla consultazione, sul PDL "Normativa in materia di orari degli esercizi commerciali".

Alla consultazione, in programma il prossimo 11 gennaio 2007, alle ore 14.30, presso la sede del Consiglio regionale in Via Fabio Filzi 29 a Milano, interverrà, in rappresentanza di UPL, il Coordinatore del Gruppo di Lavoro "Attività produttive, commercio, servizi", l'Assessore della Provincia di Mantova Ezio Zani.

Il progetto di legge apporta alcune modifiche alla legge regionale 3 aprile 2000 n. 22 “Disciplina delle vendite straordinarie e disposizioni in materia di orari degli esercizi commerciali”, finalizzate a rivedere in modo organico la legislazione regionale in materia di orari delle attività di vendita, in attuazione del titolo V della Costituzione.

La proposta di legge permette di disapplicare l’attuale legislazione nazionale in materia di orari e di introdurre una disciplina che intende ancorare la programmazione lombarda ai principi di:

- centralità del consumatore e valorizzazione della capacità di servizio della rete di prossimità sul territorio;
- equità delle condizioni di competizione tra punti vendita;
- sussidiarietà orizzontale e conseguente maggiore valorizzazione delle responsabilità associative;
- sussidiarietà verticale e quindi responsabilizzazione dei comuni e delle altre autonomie locali attraverso incentivi all’adozione di processi programmatori.

Nello specifico, la normativa proposta sostituisce l’attuale sistema di individuazione dei cd. “comuni turistici”, predisposto sulla base del d.lgs. 114/98 (Bersani), che concede ad oggi la deroga alle chiusure domenicali a circa 430 comuni lombardi, la cui operatività è temporaneamente sospesa da una delibera di Giunta.

Con la nuova normativa, in luogo di ambiti a valenza turistica o artistica, i comuni riconosciuti, che verranno denominati “a forte attrattività”, saranno limitati a circa 200, senza ulteriori possibilità di ampliamento del loro numero.