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Documento UPL sul Disegno di Legge per la Finanziaria 2007
Preoccupazione per spese d'investimento e per chiusura bilanci 2006

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L’Assemblea Generale UPL, riunitasi a Milano il 2 ottobre 2006, ha espresso una forte preoccupazione sui contenuti della Finanziaria che riguardano le Province, sia in funzione della ricaduta sulla spesa corrente, sia per la forte penalizzazione sugli investimenti, per l’inserimento del tetto del 2,6% all’indebitamento, con la conseguenza di una limitata possibilità d’investimento ben inferiore alla reale disponibilità degli enti lombardi e alla media degli investimenti per infrastrutture e servizi essenziali programmati e finanziati negli ultimi anni.
Tenuto conto degli approfondimenti effettuati con gli Assessori al bilancio e i Responsabili delle strutture finanziarie di ogni Provincia nell’incontro del 10 ottobre e a seguito di quanto emerso dall’incontro tra il Governo e gli Enti locali avvenuto nella stessa giornata (in relazione all’eliminazione del citato tetto all’indebitamento), UPL ritiene essenziale, in primo luogo, provvedere ad una riscrittura del testo dell’art. 74 (patto di stabilità interno degli enti locali) che, per quel che concerne le spese d’investimento, pur tenendo fermo il principio del ritorno agli obiettivi dei saldi, escluda dai saldi di cassa la gestione dei residui che costituisce la fase terminale del procedimento di spesa legittimamente autorizzato in precedenza, e come tale, irrefrenabile negli obblighi contrattuali dei pagamenti.
Infatti, quando l’indebitamento è già perfezionato, è illusorio pensare di porvi rimedio attraverso la limitazione delle relative erogazioni, perché ciò comporta solo ritardare nel tempo la realizzazione delle opere programmate.
UPL chiede pertanto che l’obiettivo programmatico di miglioramento del saldo, a partire dal 2007, sia legato alla sola gestione corrente; in aggiunta, chiede la neutralizzazione delle spese relative alla restituzione, da parte delle Province allo Stato, dei fondi stabiliti con legge n. 289/02, art. 31 commi 12, 13 e 14, per tutte le Province (5 nella sola Lombardia) che hanno i trasferimenti azzerati; riguardo a tale restituzione, infine, si chiede che la rateizzazione attualmente prevista in 10 anni, sia ridefinita in 15 anni.
Per quanto riguarda il vincolo all’indebitamento, tenuto conto del limite già operante, ridotto al 12% delle entrate effettive dell’Ente, ritenendo positiva la proposta di eliminazione del comma 11 dell’art. 74, si condivide l’orientamento di non comprimerlo per mantenere, anche in prospettiva, un’adeguata capacità d’investimento delle Province in opere pubbliche, tale da non bloccare lo sviluppo locale.
Senza tali modifiche, si segnala sin d’ora l’estrema difficoltà, per le Province lombarde, a rispettare il patto di stabilità 2007.

UPL evidenzia infine che rimangono tuttora irrisolte le problematiche connesse al patto di stabilità per il 2006. A causa del previgente meccanismo di tetto alla spesa, infatti, i vincoli oggi in essere impongono, di fatto, per rispettare il patto, il rinvio temporale dei pagamenti di quest’ultimo trimestre.
Proprio in funzione del mutamento del calcolo per il rispetto del patto di stabilità, UPL chiede pertanto la disapplicazione delle sanzioni previste dalla finanziaria 2006, sostituendo il secondo comma dell’art. 59 e sopprimendo il terzo in quanto l’obbligo del rispetto dei saldi sia l’unico vincolo all’autonomia delle scelte locali.
Si chiede inoltre di meglio esplicitare quanto previsto all’art. 11, comma 29 relativamente al mantenimento in essere per il 2007 a favore delle Province del tributo ambientale, la cui eliminazione, al contrario, genererebbe un’ulteriore difficoltà nel reperimento di entrate, visto che le risorse autonome assegnate alle Province non solo non presentano possibilità di incremento, ma anzi danno segnali di ridimensionamento.
In questo senso sarebbe opportuno valutare, come è stato previsto per i Comuni all’art. 8 con l’imposta di scopo per la realizzazione di opere pubbliche, la possibilità di dare anche alle Province un tributo di scopo esclusivamente per il finanziamento delle opere infrastrutturali relative alla mobilità (con particolare riferimento alla viabilità e ai trasporti), per esempio prevedendo un’addizionale sull’imposta RCAuto che consenta di concorrere in percentuale alla realizzazione delle stesse senza contrarre una pari quota d’indebitamento.
Si segnala inoltre l’opportunità che le norme ordinamentali previste negli artt. 76-80 siano stralciate dalla Finanziaria, anche in ragione del progetto di disegno di legge relativo al Codice delle Autonomie.


Milano, 12 ottobre 2006