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Il saluto Upl al Presidente di Regione Lombardia Fontana
Rafforzare le Province per rilanciare il sistema delle autonomie lombarde

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Con lettera del 12 marzo, il Presidente dell’Unione Province Lombarde (Upl) e della Provincia di Brescia Pier Luigi Mottinelli si è congratulato, anche a nome degli altri dieci Presidenti delle Province della Lombardia, con Attilio Fontana per la sua elezione a Presidente della nostra Regione.
“Ho già avuto modo di ascoltare il Suo intervento sui rapporti tra Regione, Province e Comuni nell’incontro del 22 febbraio scorso”, ha evidenziato il Presidente Mottinelli, “e ho apprezzato non solo il Suo convincimento sull’importanza delle Province come Enti intermedi necessari da rafforzare, ma anche quello sul Ruolo degli Enti Locali con maggiori e più mirate competenze sui quali concentrare l’attribuzione delle funzioni amministrative. Mi auguro di poter approfondire questi e altri temi in un prossimo incontro con tutti i colleghi Presidenti e colgo intanto l’occasione per porgerLe i miei migliori e più sinceri auguri per lo svolgimento sereno e costruttivo del suo mandato”.
Gli stessi auguri di proficuo lavoro il Presidente Mottinelli rivolge anche a tutti i componenti della Giunta regionale nominata il 29 marzo, in particolare al suo predecessore come Presidente Upl (dal luglio 2012 all’ottobre 2014) Massimo Sertori che ha l’importante delega agli Enti locali e a coloro (sono molti) che hanno rivestito nel passato importanti incarichi nelle Province lombarde.
Come indicato nel documento congiunto Anci Lombardia – Upl presentato il 22 febbraio, oggi più che mai emerge la necessità di un riordino territoriale che riprenda il percorso interrotto, ancor di più dopo la bocciatura delle proposte di modifica costituzionale che hanno confermato le Province come enti costitutivi della Repubblica, nonché di una profonda rivisitazione della Legge Delrio e del ruolo delle Province per ridefinire le funzioni proprie con adeguate risorse finanziarie e strumentali.
Regione Lombardia può trainare tale processo a livello nazionale e nel contempo mantenere il ruolo delle Province a livello regionale, ciò al fine di ricostituirne la loro piena coerenza rispetto alle vigenti norme vigenti della Costituzione che riconoscono le Province, al pari dei Comuni e delle Città Metropolitane, Enti costitutivi della Repubblica dotati di autonomia propria.

Ciò richiede di ripensare e ridefinire profondamente non solo la Provincia e il suo attuale assetto istituzionale, organizzativo, funzionale e finanziario ma, più in generale, l’insieme delle funzioni amministrative degli Enti che costituiscono la Repubblica, a partire dagli Enti Locali, dando finalmente piena attuazione alle norme della Costituzione così come riscritte nel 2001.

L’ambito provinciale deve considerarsi come livello preferenziale di trasferimento/delega delle funzioni che richiedono un coordinamento ed una dimensione ultracomunale, ciò anche nei processi di attuazione del regionalismo differenziato perché a un nuovo slancio delle autonomie regionali sul versante della legislazione, dell’indirizzo e della programmazione, non può che corrispondere un nuovo assetto delle competenze amministrative sul territorio.

Affidando al livello provinciale, per quanto riguarda i servizi pubblici locali, le funzioni attualmente attribuite a organismi di dimensione regionale, sovra-provinciale o sovra-comunale, si possono eliminare gli enti strumentali e le strutture che svolgono ora impropriamente funzioni di livello locale, semplificando sotto ogni punto di vista l’assetto delle competenze amministrative.

L’individuazione delle Province e delle Assemblee dei Sindaci quale luogo in cui si programma il riordino degli Enti Locali del territorio può comportare, altresì, la definizione degli ambiti in cui i Comuni possano in forma associata svolgere le loro funzioni.

Già nella precedente legislatura Regione Lombardia, attraverso l’Intesa Interistituzionale del 15 dicembre 2015, valida fino al corrente anno 2018, ha riconosciuto il ruolo delle Province - pur in un periodo di estrema difficoltà delle stesse a causa del depotenziamento in atto e in vista della loro soppressione - riconfermato con l’Intesa sottoscritta a Monza il 5 maggio 2017, dopo l’esito del Referendum Costituzionale del 4 dicembre 2016.

Considerato che a livello nazionale con la Legge di Stabilità del 2018 si sono mossi i primi passi per restituire a regime alle Province, nell’ottica di permettere loro lo svolgimento dei servizi essenziali a favore della Collettività, l'autonomia finanziaria e organizzativa, oltre che tutte le risorse che saranno necessarie per l'esercizio delle loro funzioni e alla luce dell’Accordo preliminare sottoscritto a Roma il 28 febbraio 2018 in merito all’Intesa prevista dall’articolo 116, comma 3, della Costituzione, tra il Governo e Regione Lombardia, vi sono ora le condizioni per chiedere a Regione Lombardia di continuare il percorso intrapreso con la completa conferma della deleghe ed anzi attribuire nuove funzioni.

Milano, 13 aprile 2018