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Audizione Upl in Commissione Speciale RL Riordino Autonomie
Con il Presidente Upl Sertori (So), presenti i Presidenti di Mi, Mb, Mn e Pv

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All'audizione della Commissione Speciale "Riordino delle autonomie" il Presidente UPL ribadisce la centralità delle Province.

Massimo Sertori: "Basta demagogia da Roma. La riforma seria e responsabile delle istituzioni parta dalla Lombardia.

Il Governo intende abolire le Province ma questo non risolve il problema delle funzioni di area vasta. Resta il problema delle modalità elettive, degli accorpamenti delle funzioni. Confido in un lavoro congiunto per una migliore organizzazione del livello provinciale”. Questa la dichiarazione di oggi del neo Ministro per gli Affari regionali e Autonomie Graziano Delrio nel corso della Commissione Affari Costituzionali al Senato.
Si tratta di un’ulteriore conferma, laddove ve ne fosse bisogno, della constatazione che le Province sono “sospese” tra la volontà di assecondarne la demagogica abolizione e l’impossibilità di annullare il livello di governo provinciale.

"Il ruolo delle Province valorizza le caratteristiche e le specificità territoriali, coordinandosi con tutti i Comuni e le parti sociali, per un progetto di sviluppo economico locale credibile, partecipato e sostenibile anche in una dimensione globale. Lo stesso Presidente Maroni nell'incontro del 9 maggio u.s., ha affermato che le funzioni delle province non possono, nell'attuale assetto, essere allocate, né a livello regionale, né a livello comunale, senza destabilizzare Regione e Comuni, pena il completo caos istituzionale."
Questa la dichiarazione del Presidente UPL Massimo Sertori, in occasione dell'audizione della Commissione Speciale "Riordino delle autonomie" istituita dal nuovo Consiglio regionale e da cui potrebbe nascere, in coerenza con la volontà fortemente espressa dalle Province lombarde, un modello lombardo esportabile nell’intero Paese.
Dati alla mano, le Province Lombarde, diversamente da quanto accade in altre Regioni e a differenza di altri enti intermedi, sono evidentemente tutt’altro che superflue. Lo dimostrano i 633 edifici scolastici con i loro 321mila studenti, i 10.300 km di strade provinciali, le oltre 200 deleghe tra le quali ad esempio territorio, ambiente, agricoltura, mercato del lavoro, caccia e pesca che esse hanno in carico, senza dimenticare i 6.345 dipendenti (di cui 6.082 a tempo indeterminato).

Proprio perché disponibile a partecipare in modo costruttivo al processo di riorganizzazione istituzionale, tenendo presente che il principale obiettivo non è difendere le poltrone, ma scongiurare possibili disservizi a danno dei cittadini, UPL ha partecipato con la quasi totalità dei Presidenti delle Province lombarde all'audizione di oggi pomeriggio presso la sede del Consiglio regionale. Tutti i consiglieri regionali presenti hanno espresso piena e convinta condivisione rispetto alle posizioni espresse dal Presidente Sertori.

Presente all'incontro anche il Presidente della Provincia di Milano Guido Podestà, che ha ribadito l'importanza di istituire alla scadenza naturale dell'attuale Provincia di Milano, senza indugio alcuno, la Città metropolitana, che possa sperimentare un nuovo governo metropolitano capace di mettere a sistema le potenzialità del Comune Capoluogo e degli altri Comuni, anche per le altre eventuali Aree metropolitane del Paese.

"Le nostre Province – ha concluso Sertori – rappresentano un livello amministrativo assolutamente indispensabile, l'unico in grado di evitare la “polverizzazione” delle istanze comunali, facendo sintesi e nello stesso tempo essendo capaci di “leggere nel futuro” e di pianificare ciò che le piccole realtà comunali non sono in grado di comprendere per la loro dimensione, con il conseguente rischio di un nuovo centralismo, statale o regionale. Auspichiamo quindi l'apertura di una semplificazione istituzionale organica attraverso una nuova fase costituente portata avanti da Regione Lombardia, al fine di arrivare in tempi brevi ad una proposta di riassetto istituzionale volta a efficientare i servizi prodotti ai cittadini.


Milano, 15 maggio 2013