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Riunita Consulta Upl Presidenti Consigli provinciali il 10/12 a Lodi
Parere negativo su modifiche relatori al dl 188, ribadite richieste Upl

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Si è riunita oggi a Lodi la Consulta dei Presidenti dei Consigli provinciali Upl. Oggetto dell’incontro l’attuale situazione delle Province, con particolare riferimento all’iter parlamentare del decreto-legge n. 188/2012, attualmente in Commissione Affari Costituzionali del Senato.

Il giudizio espresso all’unanimità sul DL di riordino delle Province, sul quale grava la pregiudiziale di costituzionalità, è ampiamente negativo: “Le modifiche subite dal decreto in questi giorni a seguito degli emendamenti proposti dai relatori - ha sottolineato il Coordinatore UPL dei Consigli Provinciali Bruno Dapei - ne hanno stravolto alcuni aspetti (salvando alcune Province ma non quelle virtuose del Nord) ma non hanno affatto risolto le due questioni per noi fondamentali: quella dell’elezione diretta dei presidenti delle Province e dei Consigli provinciali e quella relativa alle funzioni delle Province stesse. Noi siamo per un riordino serio e non per un pasticcio che crea più problemi di quanti non ne risolva, andando ad esempio ad aggravare la già pesante situazione finanziaria degli enti ma soprattutto dei cittadini lombardi, che non solo finirebbero col subire le conseguenze dei tagli alle risorse ma vedrebbero aumentare il prelievo a loro carico”. A proposito poi dell’allarme lanciato dal Ministro Patroni Griffi, secondo cui se il decreto non fosse approvato scatterebbe il caos istituzionale, il Presidente della Provincia di Lodi, presente all’incontro in qualità di rappresentanti dei Presidenti delle Province Lombarde ha commentato denunciando “l’isterismo del Governo su questo tema che, spinto dalla disperazione, mistifica i fatti pur di giustificare la conversione di un decreto che ove approvato nel testo attuale arrecherebbe solo danni all’economia del Paese”. “E’ assurdo – conclude il Presidente del Consiglio Provinciale di Lodi Massimo Codari – e fa specie che le argomentazioni fin da subito addotte dalle Province per osteggiare il decreto salva - Italia, mettendone in evidenza i rischi e pericoli, vengano oggi utilizzate dal Governo in senso esattamente contrario, ovvero per sostenere il decreto di riordino. Questo ci induce, ancora una volta, a chiedere chiarezza”.

Lodi, 10 dicembre 2012