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Tagli alle Province e iniziative su scuole e servizi
La posizione dei Presidenti Pirovano (Bg) e Sertori (So)

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“Come presidente della Provincia di Bergamo e in accordo con il presidente della Provincia di Sondrio, Massimo Sertori, presidente Upl – dichiara il presidente della Provincia di Bergamo Ettore Pirovano - mi dissocio dalle affermazioni fatte dal nuovo presidente dell'Unione delle province italiane (Upi), Antonio Saitta secondo il quale “le Province italiane decideranno a breve la chiusura dei riscaldamenti nelle scuole e, di conseguenza, l'estensione delle vacanze per gli studenti per protestare contro i tagli previsti dal governo”.

“Tanto per cominciare Bergamo, come le altre 11 province lombarde, non fa più parte dell’UPI che abbiamo abbandonato per protesta nei confronti della gestione dal precedente presidente Castiglione – rincara il Presidente - . Quindi a Bergamo, pur continuando a protestare contro i tagli che penalizzano soprattutto le Province virtuose, in particolare quelle del Nord, continueremo a garantire i servizi essenziali ai cittadini”.

“Sorprende che Saitta non sia stato capace, nel redigere il bilancio dell’ente che amministra, di pianificare le priorità in modo da garantire i servizi quali il riscaldamento nelle scuole, fondamentale in una provincia come quella di Torino- ironizza il Presidente-. Che spenga il riscaldamento di casa sua! A Bergamo continuiamo a protestare contro la spending review e a impegnarci per la difesa del ruolo dell'Istituzione Provincia, ruolo previsto dalla Costituzione ma non spegneremo certo il riscaldamento alle scuole".

Il Presidente Sertori ha evidenziato che "il Governo ha previsto tagli lineari pari a 1200 milioni sui servizi erogati dalle Province, tra questi ve ne sono alcuni essenziali quali ad esempio la gestione e la manutenzione delle scuole superiori, compreso quindi il riscaldamento che in zone come la Valtellina incidono in modo notevole rispetto ad altri territori italiani. Con queste entità di tagli nel 2013 le Province virtuose lombarde rischiano il default, non credo che il Governo possa assumersi tale responsabilità e sono certo che correggerà l'evidente errore. In provincia di Sondrio il riscaldamento delle scuole sarà garantito così come tutti i servizi di pubblica utilità, prioritari rispetto a qualsiasi altra spesa sostenuta dall'ente, nessuna esclusa".


Milano, 8 novembre 2012