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Riunito il Consiglio Direttivo Upl a Milano il 10 settembre
All'OdG il riordino delle Province lombarde prima del Cal

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Si è svolta oggi a Milano, presso la sede del Consiglio regionale della Lombardia, la prevista riunione del Consiglio Direttivo Upl, convocata alle ore 9 anche in preparazione del Consiglio delle Autonomie locali delle 10.

Sono intervenuti, per le Province lombarde, il Presidente della Provincia di Sondrio e di Upl Massimo Sertori, i Presidenti Ettore Pirovano (Bergamo, con il Vicepresidente Giuliano Capetti e il Direttore/Segretario Generale Benedetto Passarello), Daniele Molgora (Brescia), Massimiliano Salini (Cremona, con Marina Ristori Direttore Generale), Pietro Foroni (Lodi), Alessandro Pastacci (Mantova), Dario Allevi (Monza e Brianza, con il Direttore Generale Giuseppe Mele), Daniele Bosone (Pavia, con l'Assessore Francesco Brendolise), Dario Galli (Varese), il Commissario straordinario della Provincia di Como Leonardo Carioni (con il Segretario Generale Luigi Burti), l'Assessore della Provincia di Lecco (Carlo Signorelli, con il Capo di Gabinetto del Presidente Nava, Nicola Poletti), il Direttore Upl Dario Rigamonti.

"Non saremo complici di chi ci chiede di fare danno ai cittadini e di portare i nostri territori sul baratro" questo il commento a caldo del Presidente dell'Unione Province Lombarde, Massimo Sertori, a margine del Consiglio delle Autonomie Locali presieduto dal Presidente della Provincia di Milano, Guido Podestà, che si é svolto questa mattina. "Le Province vanno riorganizzate, cosi come anche le Regioni e, soprattutto, lo Stato - sottolinea Sertori -, ma in modo logico e non applicando pedissequamente i criteri inadeguati previsti dal governo". Il punto di partenza, a parere dell'Upl, deve essere l'elezione popolare delle Province: "Trasformarle in enti di secondo livello - prosegue Sertori - governati da nominati significa togliere democrazia e impedirgli di svolgere la loro funzione principale: fare sintesi sul territorio. Un'esigenza assoluta, ancor più in una realtà come la Lombardia, dove ci sono 10 milioni di abitanti e tantissimi Comuni, molti dei quali montani. E' lampante, poi, che i tagli della spending review non sono tagli alle Province ma tagli ai servizi. Trasporto pubblico locale, manutenzione di scuole e strade, etc ora sono garantiti dalle Province ma domani, con questa riforma, potrebbero passare in capo ai Comuni, creando grande confusione e peggiorando ulteriormente le gravi difficoltà economiche in cui versano questi enti. Del resto, ora come ora, molte Province rischiano già quest'anno il dissesto economico, viste le ripercussioni che i pesantissimi tagli hanno non solo sui bilanci ma soprattutto sul rispetto del patto di stabilità, che blocca i nostri soldi in tesoreria a Roma, impedendoci di utilizzarli, ad esempio per pagare le imprese." Upl, quindi, sottolineando tra l'altro come i tagli incidano maggiomente sui territori del Nord, proprio in ragione dei maggiori servizi garantiti ai cittadini, si impegna a presentare entro il mese di ottobre una proposta condivisa di riorganizzazione provinciale che tenga conto anche dell'omogeneità e delle esigenze delle diverse realtà produttive presenti: "Chiediamo il sostegno palese di Regione Lombardia - conclude Sertori -, che sollecitiamo a presentare al più presto ricorso contro la spending review presso la Corte Costituzionale. Se nella nostra proposta di riordino territoriale ci atterremo alle regole imposte dall'alto andremo incontro al caos istituzionale in un momento di assoluta difficoltà per i nostri territori: le aziende chiudono, la gente sta a casa, avventurarsi in una riforma rigida e confusa, che in nome di un finto risparmio getta fumo negli occhi ai cittadini togliendogli rappresentatività e punti di riferimento, é da ingenui oltre che da irresponsabili".

Milano, 10 settembre 2012